Dati sensibili ceduti alle società televisive Scatta la maxi multa

di V.MOR.
Dati sensibili: scatta la multa
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Dati sensibili: scatta la multa

Contatti e dati sensibili ceduti a una società di servizi. La violazione della privacy e aver ignorato le richieste di chiarimento avanzate dal Garante è costata una sanzione di 80 mila euro a una società di consulenza informatica di Verolanuova. Tutto - si legge nell’istruttoria dell’authority - è iniziato da una telefonata a una commerciante di Manerbio contattata da una piattaforma televisiva privata che le proponeva un abbonamento ai propri servizi. La potenziale cliente ha rifiutato l’offerta e rifiutato il trattamento dei dati per finalità promo-pubblicitarie. Successivamente, forse insospettita dalla telefonata, ha esercitato il diritto di accesso ai dati detenuti dalla piattaforma televisiva che ha ammesso di aver ricevuto il nominativo in un pacchetto di 1.500 forniti dalla società di consulenza informatica di Verolanuova. La commerciante ha presentato un esposto al garante della Privacy. Dall’istruttoria è emerso che «alla richiesta di informazioni la società di Verolanuova non ha fatto seguire alcuna risposta e l’ufficio ha provveduto a comunicare alla ditta l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato all’adozione dei provvedimenti correttivi e sanzionatori». In sostanza è stata contestata alla società di Verolanuova la violazione degli articoli 157 e 166, comma 2 del Codice della privacy. Quindi la ditta dovrà pagare 80 mila euro di sanzione amministrativa per aver violato la privacy della commerciante. La vicenda conferma come attorno ai nominativi di potenziali clienti graviti un business dove la tutela di dati sensibili viene violata senza che il cittadino se ne accorga. Serve infatti una procedura complessa per ottenere la verifica del rispetto della normativa sulla privacy. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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