«Depuratore del Garda? Per Muscoline ci vuole altro»

di C.REB.
Il sindaco Giovanni Benedetti
Il sindaco Giovanni Benedetti
Il sindaco Giovanni Benedetti
Il sindaco Giovanni Benedetti

Muscoline è uno dei Comuni sotto procedura di infrazione comunitaria per il ciclo di depurazione. E non potrà certo aspettare i dieci anni richiesti per la costruzione del collettore del lago di Garda, ovunque vedrà la luce. Il sindaco Giovanni Benedetti - con una lettera inviata all’Ufficio d’Ambito di Brescia, ad Acque Bresciane e al ministro dell’Ambiente Sergio Costa - chiede innanzi tutto «la conferma che la soluzione al problema della carenza infrastrutturale del Comune sia stata individuata nell’allaccio al depuratore della sponda bresciana del lago di Garda. Il progetto, inserito nel piano degli investimenti di Ato, è ad oggi nella fase dello studio di fattibilità tecnica ed economica, e prevedibilmente richiederà diversi anni prima di essere operativo, se mai lo sarà». Qualora quanto ipotizzato corrisponda a realtà, e quindi con Muscoline collegato al depuratore di Gavardo, sorge comunque un interrogativo: «Non posso esimermi dal chiedere come possa essere conciliata l’urgenza posta dal superamento della procedura di infrazione comunitaria con i tempi di realizzazione del paventato depuratore del Garda», scrive il sindaco di Muscoline. «Da quando mi sono insediato - spiega Benedetti - ho già incontrato i tecnici per cercare di risolvere la questione. La collaborazione non manca, ma la realtà è un’altra. Prima di fare grandi discorsi sui grandi depuratori bisognerebbe risolvere i problemi che ci portiamo dietro da anni. Muscoline è in infrazione perchè il depuratore è sottodimensionato, anche se funziona regolarmente: è nato per gestire duemila abitanti, e oggi siamo in 2.700». Il Comune di Muscoline è tra gli agglomerati coinvolti nella procedura di infrazione comunitaria, «ed esattamente tra quelli per i quali non sono state ancora avviate le opere di investimento - aggiunge Benedetti -. Nelle sedi più disparate ho avuto modo di apprendere quanto gli interventi necessari al superamento della procedura d’infrazione rientrino tra le assolute priorità nella programmazione degli Ato, e come su questi interventi si siano concentrati i finanziamenti con risorse statali e regionali. Un grande sforzo è stato dedicato agli investimenti infrastrutturali sul territorio dell’Ato, ma non è stato evidentemente possibile includere anche quello di Muscoline. Nella relazione del bilancio di sostenibilità 2019 di Acque Bresciane «sono stati indicati corposi investimenti sulle opere di depurazione, per sanare le situazioni critiche - conclude Benedetti -. Si parla di depuratore del Garda, ma nessun paese del Benaco in questo momento è in infrazione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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