Depuratore, Provincia al bivio

di C.REB.
Il consigliere Marco Apostoli
Il consigliere Marco Apostoli
Il consigliere Marco Apostoli
Il consigliere Marco Apostoli

Il fronte del no al progetto del depuratore del Garda raccoglie nuove adesioni. La lettera dei 40 sindaci del bacino del Chiese e della Comunità Montana della Valsabbia, inviata al ministro all’Ambiente Sergio Costa e a Maddalena Mattei Gentili della Direzione generale per la sicurezza del suolo e dell’acqua, è stata sottoscritta anche dalle Giunte di Isorella, Verolavecchia e Bagnolo. Adesioni politicamente pesanti, considerato che il sindaco di Verolavecchia Laura Alghisi fa parte del Consiglio di amministrazione di Ato, mentre il primo cittadino di Bagnolo, Cristina Almici, è consigliere provinciale. E proprio in seno al Broletto ha preso forma una mozione, con proposta di voto, presentata dal consigliere Marco Apostoli della lista Provincia Bene Comune. Apostoli sottolinea come «le note tecniche elaborate dai Comuni di Gavardo e Montichiari evidenzino la chiara incompatibilità in termini di impatto ambientale con il progetto del mega depuratore, considerando anche gli aspetti cumulativi e le pressioni già esistenti dalle molteplici attività sui territori. Il Chiese non è in grado di smaltire gli scarichi dei reflui gardesani». Apostoli ricorda «la crescente opposizione sia degli amministratori che dei cittadini di tutta l'asta del Chiese al progetto ipotizzato, e la lettera sottoscritta da oltre 40 sindaci», individuando «nelle modalità fin qui attuate una prevaricazione pericolosa di alcuni territori su altri, mettendoli in conflitto permanente ed esautorando di fatto sindaci eletti dai cittadini dalla gestione del proprio territorio». I tecnici del ministero dell’Ambiente - continua Apostoli - «non hanno risposto con relazioni scritte esulando al principio di trasparenza e partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati, che un progetto di tale complessità e impatto meriterebbe. La Cabina di regia è composta solo da rappresentanti dei Comuni del Garda, ed ha escluso i sindaci di Gavardo e Montichiari che subiranno tutti i disagi ambientali e legati ai cantieri». Apostoli chiede al consiglio provinciale di «bocciare il progetto che prevede due nuovi depuratori a Gavardo e Montichiari, ritenendo che nel rispetto del bacino imbrifero il Mincio, come da oltre quarant'anni avviene, sia il corpo recettore deputato a ricevere gli scarichi da depurazione del Garda». •

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