«Depuratore, scelta egoista»

«Di fronte all’assoluta mancanza di argomentazioni tecniche, finanziarie e ambientali che giustifichino la strada intrapresa, i sindaci del Garda fanno ricorso all’arroganza sintomo di scarso fair play istituzionale e rispetto dei cittadini». Il primo cittadino di Montichiari Marco Togni non usa giri di parole per entrare a gamba tesa sulla posizione assunta dagli amministratori del Garda rispetto al depuratore: l’assemblea ha ribadito che i reflui del Benaco saranno trattati e smaltiti a Gavardo e Montichiari. «Il diktat dei sindaci del Garda, più che una prova di forza è lo specchio della fragilità del loro progetto osteggiato da tutto il territorio - continua Togni -. Non è accettabile che gli amministratori del Garda pensino solo a “spostare” il problema dai loro comuni a quelli di Gavardo e Montichiari, imponendo un’opera che sicuramente solo a loro fa comodo, ma danneggia altre comunità». Nel mirino di Marco Togni il consigliere di Acque Bresciane Mario Bocchio che ha affermato che «progetti alternativi non ne abbiamo visti». «Bocchio - incalza il sindaco di Montichiari -, fa finta di non sapere che non sono certo i Comuni lungo il Chiese a dover presentare progetti alternativi spendendo soldi dei propri cittadini per difendersi da scelte imposte da altri. Fino a metà agosto nessuno aveva visto una sola tavola del progetto e nel 2013, Garda Uno di cui Bocchio è presidente aveva ipotizzato sei scenari. Nel 2018 Acque Bresciane ne ha scelti quattro e li ha sottoposti all’Università di Brescia scartando la scelta di Peschiera-Lonato. Sarà forse per questo che Bocchio, che per lungo tempo è stato sindaco di Lonato, spinge tranquillamente su Gavardo e Montichiari?» Per Togni «l’Università di Brescia ha fatto uno studio calibrato ai desiderata di Acque Bresciane senza tenere conto dei rapporti costi benefici e dell’impatto ambientale. Spero in un ripensamento degli amministratori del Garda sulle loro posizioni - conclude il sindaco di Montichiari -. Le imposizioni non sono mai piaciute a nessuno, tanto meno quando si fanno ragionamenti e si adottano scelte in casa altrui». • © RIPRODUZIONE RISERVATA