Dietro il banco del negozio il giro di sesso a pagamento

di PA.CI.
Sequestrati i locali
Sequestrati i locali
Sequestrati i locali
Sequestrati i locali

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Ospitaletto erano iniziate già a gennaio, salvo poi interrompersi nel periodo di blocco totale imposto dalla pandemia. Ma i militari non hanno certo perso la pazienza e dopo lo stop sono riprese e le forze dell’ordine hanno chiuso il cerchio denunciando i tre gestori, due donne e un uomo tutti italiani, di altrettante «case di piacere» aperte tra Ospitaletto, Erbusco e Lonato. A reperire le case d'appuntamento, due ricavate in esercizi commerciali e l'ultimo in una abitazione, secondo gli inquirenti sarebbe stato l'uomo del gruppo. Le due complici, invece, gestivano i contatti con i clienti e le prostitute occupandosi anche della contabilità e della pubblicazione delle inserzioni pubblicitarie sui siti di annunci. A fare scattare le indagini era stato lo strano movimento di persone intorno ad una attività commerciale di Ospitaletto. Qualche servizio di discreta sorveglianza aveva permesso ai carabinieri di capire che quegli spazi erano dedicati a ben altra attività, ad incontri tra prostitute e clienti. A interrompere gli accertamenti era arrivato il Covid, ma una volta cessata la fase più acuta dell'emergenza sanitaria il lavoro degli inquirenti era ripreso ed erano così state scoperte anche le altre due case d'appuntamento. Nelle scorse ore per l’intraprendente terzetto è arrivata una denuncia per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I locali utilizzati per gli incontri sono invece finiti sotto sequestro. •

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