Discarica Edilquattro, c’è il via libera

di Valerio Morabito
La Provincia di Brescia approva
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È arrivato il definitivo via libera alla realizzazione della discarica Edilquattro tra Ghedi e Castenedolo. L’ok è giunto dalla Provincia di Brescia, così in località Quarti sorgerà un impianto di smaltimento di rifiuti inerti per una volumetria pari a 1.308.846 metri cubi e di deposito preliminare dei rifiuti speciali non pericolosi, ovvero percolato prodotto dallo stesso impianto. La discarica, che al momento è una cava, sorgerà in località Fienil Nuovo a Ghedi, ma a 4 chilometri dall'abitato della Fascia d'Oro e a 230 metri dalla cascina Quarti di Sotto nel territorio di Castenedolo. Tra l'altro il nuovo impianto di smaltimento di rifiuti inerti nell'Ate 39, che si troverà nel bel mezzo dell'aeroporto di Montichiari e quello di Ghedi, occuperà una porzione di territorio di 160 mila metri quadri, di cui 112 mila metri quadri destinati esclusivamente alla discarica. Sta di fatto che, a prescindere dai pareri dei vari enti coinvolti nel corso della conferenza dei servizi, a pesare sulla scelta del Broletto è stata la questione del fattore di pressione: «L’approvazione del criterio localizzativo fattore di pressione, in attuazione delle norme tecniche nel programma regionale gestione rifiuti, non risulta superato», specifica la Provincia. Ma è proprio su questo argomento che il Comune di Ghedi, in fase di conferenza dei servizi, ha chiesto un ricalcolo dopo aver espresso parere negativo: «Nell’area sono presenti cave, impianti di lavorazione degli inerti, impianti di produzione di conglomerato bituminoso e cementizio, la discarica per rifiuti inerti denominata Cava Inferno, attività produttive e suoli oggetto di spandimenti zootecnici. In più chiediamo che sia verificato il fattore di pressione aggiornando il calcolo del fattore areale coi dati della discarica La Castella», specifica la giunta di Ghedi. Pareri negativi alla nascita della discarica sono stati espressi anche dal Comune di Castenedolo, Montirone e Borgosatollo. Mentre Arpa ha fornito considerazione tecniche inerenti il piano di emergenza da attuare in caso di contaminazione della falda, Ats Brescia non ha partecipato alla conferenza dei servizi e non ha espresso pareri, dunque ha dato implicitamente parere positivo all’impianto di rifiuti. Ma la Provincia di Brescia replica al Comune di Ghedi che «il fattore di pressione areale è stato calcolato aggiornandolo con i dati della Castella». Infine occorrerà dare particolare attenzione ai corsi d'acqua e quindi anche alla falda che caratterizza l'area. Non troppo distante c'è il torrente Garza, la roggia Mezzana e il Naviglio di Isorella che dista 1,5 chilometri. •

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