Don Milani alle «strette» Ora la Provincia finanzia i lavori del quarto edificio

L’emergenza epidemiologica in corso non ferma le attività dell’Amministrazione provinciale: nei giorni scorsi ha affidato i lavori per l’ampliamento dell’Istituto statale Don Milani di Montichiari. Ad aggiudicarsi l’importante opera pubblica è stato il gruppo di imprese guidato dalla Elektra srl di Cesena, che ha offerto un ribasso d’asta del 20%. Circa 2,5 milioni di euro l’importo della nuova ala della scuola. Il progetto prevede la realizzazione di un quarto edificio che andrà ad allinearsi ai tre paralleli sinora esistenti nel vasto campus scolastico che da via Marconi si estende sino a via Brescia. Concepito secondo una impiantistica che favorisce al massimo il risparmio energetico, il nuovo stabile sarà articolato in due piani e ospiterà otto, oltre ad una sala conferenze che potrà ospitare fino a 150 posti a sedere. All’esterno vi saranno un doppio atrio ed un ampio portico, ideati come luoghi di ritrovo e socializzazione per studenti e insegnanti. La consegna del cantiere avverrà al termine di questo drammatico periodo di emergenza. La realizzazione dell’opera è molto attesa dall’Istituto diretto dalla preside Claudia Covri. L’ISTITUTO monteclarense con i suoi oltre 1800 alunni, suddivisi in due corsi (diurno e serale), costituisce una delle realtà educative più ampie e articolate della nostra provincia. Nelle tre sedi il Don Milani riunisce i licei linguistico, delle scienze umane, scientifico e sportivo, l’istituto tecnico commerciale (che forma ragionieri e programmatori informatici) l’istituto professionale per operatori sociali, per la gestione aziendale e per l’industria e l’artigianato (che prepara operatori e tecnici negli ambiti elettrico, elettronico e meccanico). Un’offerta formativa, come si capisce, piuttosto ampia che negli anni ha decretato l’affermazione della scuola. In particolare grande successo ha avuto negli ultimi anni la proposta costituita dai licei con un vero e proprio boom di iscrizioni, che hanno reso improrogabile la necessità di individuare nuovi spazi per lo svolgimento delle attività didattico-educative. © RIPRODUZIONE RISERVATA