«È un molestatore sessuale» Scagionato lui, denunciata lei

di Paolo Cittadini
Palpeggiamenti sul bus della discoteca: la procura  smonta il caso
Palpeggiamenti sul bus della discoteca: la procura smonta il caso
Palpeggiamenti sul bus della discoteca: la procura  smonta il caso
Palpeggiamenti sul bus della discoteca: la procura smonta il caso

Una parte della trama l’ha affrontata indossando i panni dell’accusatrice, ma nella seconda parte della sceneggiatura i ruoli si sono ribaltati, e si è trovata nella condizione di indagata, con l’accusa di avere mentito facendo finire nei guai un coetaneo che si è sempre dichiarato innocente. Oggi è questa la doppia condizione di una ragazza bresciana poco più che ventenne che nel novembre di due anni aveva denunciato di essere stata molestata sessualmente da un gruppo di giovani che stavano tornando a casa con lei. Tutti i protagonisti di questa vicenda ancora poco chiara abitano nella Bassa e hanno intorno ai vent’anni, e di certo stavano tornando da una discoteca di Brescia a bordo di un pullman privato noleggiato per evitare che i ragazzi si mettessero alla guida stanchi, magari con troppo alcol in corpo dopo la notte sulla pista. Nel suo atto d’accusa, la giovane aveva raccontato di aver trovato posto sul mezzo e di essersi trovata all’improvviso al centro delle attenzioni di alcuni dei tanti giovani salti a bordo del bus. Stando al racconto fatto agli investigatori aveva provato a difendersi, col risultato di essere stata spintonata dai suoi aggressori che ne avrebbero così fiaccato le difese. I palpeggiamenti sarebbero durati poco, abbastanza però per farle decidere di denunciare l’episodio. QUATTRO le persone finite nel registro degli indagati per quella vicenda: violenza sessuale di gruppo e lesioni i reati contestati. Poi il colpo di scena arrivato nelle scorse settimane: per uno degli indagati, quello che la giovane aveva indicato con maggiore sicurezza, la Procura ha chiesto l’archiviazione. «Io quella sera su quell’autobus non c’ero - ha raccontato al pm titolare del fascicolo -. Avevo festeggiato il compleanno con alcuni amici in un bar del paese in cui vivo. Ho esagerato con il bere e mi sono sentito male, per questo mi avevano riportato a casa e in discoteca non ci avevo messo piede». A confermare il suo racconto alcuni degli amici che con lui avrebbero festeggiato al tavolo del già citato locale del paese di residenza. Una serie di testimonianze che hanno convinto il magistrato a chiedere l’archiviazione dell’accusa nei suoi confronti, e questo nonostante una coppia di amici della ventenne abbia riconosciuto proprio in quest’ultima persona uno dei presunti aggressori. A questo punto il ragazzo ha deciso di passare al contrattacco denunciando per calunnia la sua accusatrice. Nei giorni scorsi alla ragazza è stato notificato l’avviso della chiusura delle indagini, e per lei si profila un doppio processo: in uno sarà la parte offesa e nell’altro salirà sul banco degli imputati. •

Suggerimenti