Elezioni, il
centrodestra fa
il pieno di sindaci

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Il centrodestra si aggiudica il set delle amministrative 2020 con un eloquente 6 a 2. Il centrosinistra si afferma peraltro di stretta misura solo in due degli otto paesi chiamati a rinnovare sindaci e Consigli comunali: Roncadelle e Corte Franca. Il Carroccio e gli alleati fanno il pieno negli altri sei Comuni. A sorpresa non sarà necessario ricorrere al ballottaggio nei due paesi sopra i 15 mila abitanti. Se nel 2015 Roberto Tardani si era imposto di stretta misura solo ai supplementari, stavolta ha superato di slancio al primo turno lo sbarramento della metà dei suffragi (57,51%). Anche a Rovato non ha avuto bisogno dell’«extra time» il sindaco uscente Tiziano Belotti, che si è districato dal pressing di cinque avversari. Spicca per volume di consensi la riconferma a Travagliato di Renato Pasinetti, che ha incassato la fiducia di tre elettori su quattro anche e soprattutto col contributo di consensi raccolto da Forza Italia. QUINZANO ha svoltato a destra eleggendo un esponente di bandiera della Lega come Lorenzo Olivari. Dopo il commissariamento, il Carroccio torna alla guida di Capriano con Stefano Sala che, a giudicare dai consensi (oltre il 45%), non ha risentito della polemica sulle sue presunte simpatie per il Duce scoppiata alla vigilia delle elezioni. Una vicenda che, mostrando grande fair play politico, i suoi rivali non hanno cavalcato, nè strumentalizzato. A Roncadelle si impone invece Roberto Groppelli, sindaco della continuità che ha distanziato di 40 voti Elisa Regosa, esponente di centrodestra che può consolarsi con l’incremento di consensi raccolti dalla coalizione rispetto a cinque anni fa. Corte Franca incorona Anna Becchetti, il primo sindaco donna della storia del paese. In Valvestino, in vista della secessione in Trentino, Federico Venturini può fregiarsi del titolo di «governatore» del principato-bonsai di Magasa. Gli sono bastati 56 voti per garantirsi il terzo mandato consecutivo. Il test elettorale che coinvolgeva oltre 58 mila bresciani non ha in verità cambiato più di tanto gli assetti politici rispetto all’ultima tornata, ma ha rafforzato a livello di consensi i partiti e in particolar modo appunto Lega, Fi e Fratelli d’Italia. Il Partito Democratico non ha lasciato il segno dove si è presentato con il proprio vessillo: Valentina Remonato a Rovato e Paola Comencini a Lonato non sono riuscite neppure a trascinare ai ballottaggi i sindaci uscenti. Dalla galassia amministrativa 2020 è tramontato il Movimento 5 Stelle, letteralmente sparito dai radar di piccoli e grandi Comuni. L’esperienza double-face al Governo sembra aver tagliato i legami con il territorio del partito di Grillo. A FARE SINTESI del successo diffuso del centrodestra sono le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi. «In provincia di Brescia i cittadini hanno mandato un messaggio politico molto chiaro - osserva Rolfi -: il buon governo del centrodestra è stato premiato ampiamente. Siamo andati ad un passo dal cappotto giocandocela fino all’ultimo voto anche a Roncadelle, Comune dove la sinistra governa da decenni. Il modello auspicato da Matteo Salvini e da Fontana è quello vincente: un centrodestra a forte guida della Lega, con un’apertura al mondo delle imprese, delle associazioni e del mondo civile», conclude l’assessore Fabio Rolfi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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