«Ero riuscito ad afferrarla nell’acqua torbidissima»

di A.ROM.
Agostino Dassa FOTO TELEBOARIO
Agostino Dassa FOTO TELEBOARIO
Agostino Dassa FOTO TELEBOARIO
Agostino Dassa FOTO TELEBOARIO

La morte della piccola Binta ha colpito profondamente i primi soccorritori che speravano in un miracolo. Grazie alle persone che si sono tuffate nelle acque della Darsena, l’undicenne era stata riportata a galla viva. UNO SFORZO collettivo: tutti impegnati in un frenetico e saliscendi dal fondale alla superficie, senza avere punti di riferimento. Tra questi Agostino Dassa, 18enne di Piamborno. «Non appena ho capito cosa fosse successo – ha raccontato a Teleboario – ho afferrato gli occhialini da piscina e mi sono tuffato». La ricerca non è stata facile: «L'acqua era torbida – continua il giovane camuno –. Ho cercato di andare verso il fondale, ma era buio. Ad un certo punto, saranno passati 10 minuti, ho intravisto il costumino azzurro della bimba: l'ho afferrato e ho tirato, riportando il corpicino a riva». Sulla sponda altri volontari hanno iniziato le manovre salvavita: «Sono andati avanti fino all'arrivo dei soccorsi – racconta ancora Agostino Dassa – tutti si sono dati da fare per salvarla». Ma purtroppo non è bastato.

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