LA CONTROMOSSA

Castrezzato, il Comune assume un vigilante contro i furbetti della spazzatura

di Lino Febbrari
Il distributore di sacchetti per la differenziata di CastrezzatoDal municipio hanno deciso un giro di vite sull’evasione della Tari
Il distributore di sacchetti per la differenziata di CastrezzatoDal municipio hanno deciso un giro di vite sull’evasione della Tari
Il distributore di sacchetti per la differenziata di CastrezzatoDal municipio hanno deciso un giro di vite sull’evasione della Tari
Il distributore di sacchetti per la differenziata di CastrezzatoDal municipio hanno deciso un giro di vite sull’evasione della Tari

Basta parlare di gestione dei rifiuti per aprire una voragine di problemi, perché gli enti locali non devono solo fare i conti con la pratica criminale dell’abbandono, ma anche su un neanche troppo piccolo esercito di furbi che hanno trovato il modo di evadere la Tari.

Succede per esempio a Castrezzato, dove hanno messo allo scoperto una pratica utile a non pagare la tariffa rifiuti e ad aggirare i doveri nei confronti dell’ambiente. In sintesi, nei giorni scorsi il consiglio comunale ha deliberato di finanziare l’intervento di un vigilante in forza ad Aprica, la società che gestisce la raccolta differenziata, con lo scopo di smascherare troppi casi di smaltimento illegittimo.

I dati sono da brivido, come conferma il sindaco Giovanni Aldi: «Abbiamo stimato qualcosa come 600 bidoncini per la parte indifferenziata dei rifiuti non agganciati ai ruoli di riscossione. In pratica parliamo di cittadini che non pagano la tassa sullo smaltimento, pur continuando a sistemare i loro contenitori sulla via per lo svuotamento». Un dato impressionante la cui spiegazione, secondo il Comune, è semplice: «I bidoni sono identici a quelli usati dai cittadini in regola - prosegue il primo cittadino -, solo che non hanno l’etichetta da scansionare per conteggiare il numero di svuotamenti. Questo perché sono contenitori vecchi, lasciati in eredità da famiglie che non abitano più a Castrezzato, oppure perché sono stati volutamente privati del talloncino di riconoscimento per evitare il conteggio, ed eventuali sovrapprezzi della Tari una volta superati gli svuotamenti consentiti».

La caccia ai furbi verrà sostenuta con un primo investimento di cinquemila euro per due passaggi settimanali: un’operazione a carico del Comune perché gli operatori ecologici non possono sobbarcarsi anche l’onere di questo controllo, oltre a quello che già fanno sulla natura dei rifiuti valutando se ritirarli o lasciarli sul posto con una nota di ammonimento. L’intervento del vigilante riguarderà anche gli altri contenitori, così da produrre un report sulla condotta dei cittadini.

Si tratta di una fase sperimentale che si spera possa durare poco: vorrebbe dire che gran parte dei casi è rientrata e che buona parte delle posizioni sono state regolarizzate. Ciò consentirebbe di risolvere anche i tanti casi di abbandono. Sul fronte Tari, ma anche per altri tributi comunali, il Comune ha stanziato un fondo di riserva per morosità pari a circa 850mila euro. A ridurre il fenomeno dell’abusivismo arriverà anche la posa di nuove telecamere (una quarantina) su tutto il territorio, con un investimento complessivo per 400 mila euro.•.

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