Fiaccolata sul fiume per spegnere il depuratore

di C.REB.
Dal Trentino al Mantovano la protesta si allarga a macchia d’olio
Dal Trentino al Mantovano la protesta si allarga a macchia d’olio
Dal Trentino al Mantovano la protesta si allarga a macchia d’olio
Dal Trentino al Mantovano la protesta si allarga a macchia d’olio

Fiaccole sul fiume Chiese per illuminare la coscienza del ministro dell’Ambiente Sergio Costa chiamato a pronunciarsi sul progetto. Il corteo notturno è organizzato dal sempre più esteso e radicato fronte che si oppone all’ipotesi di costruire i depuratori di Gavardo e Montichiari per smaltire i reflui fognari prodotti dal Garda. Proprio ieri, mentre scattava il termine per gli enti favorevoli al depuratore di presentare le controdeduzioni allo studio delle associazioni e dei sindaci dell’asta del Chiese - un dossier di 250 pagine -, attivisti e comitati hanno fissato la nuova, grande manifestazione contro il progetto di Acque Bresciane. Venerdì 24 luglio il corteo partirà alle ore 20.30 dal parcheggio Family di Gavardo poi, lungo la via romana, raggiungerà Villanuova. «I cittadini faranno sentire la loro voce un’altra volta - sottolinea Filippo Grumi del comitato Gaia di Gavardo - per ribadire che sul Chiese non si passa. A prescindere dal risultato del Tavolo tecnico, questi due depuratori sul fiume non vedranno mai la luce. Le associazioni e i sindaci del territorio hanno dimostrato che il progetto della depurazione del lago di Garda non sta in piedi e non è idoneo». Domenica decine e decine di striscioni contro il depuratore sono stati esposti sul basso corso del Chiese in occasione della Camminata ecologica Asolana. La protesta si sta allargando a macchia d’olio, superando i confini: nei giorni scorsi è stato esposto uno striscione contro il mega depuratore del Garda sul Chiese anche sulla strada di Baitoni, frazione di Bondone, in provincia di Trento. •

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