EMISSIONI

Fonderie di Travagliato: stop per quindici giorni

Diffida e sospensione dell’Autorizzazione integrata ambientale fino al 31 luglio
Uno dei presidi promossi in passato per segnalare i cattivi odori
Uno dei presidi promossi in passato per segnalare i cattivi odori
Uno dei presidi promossi in passato per segnalare i cattivi odori
Uno dei presidi promossi in passato per segnalare i cattivi odori

Diffida e sospensione dell’Autorizzazione integrata ambientale fino al 31 luglio per le attività della fonderia Montini di Travagliato. Il provvedimento è connesso all’emissione in atmosfera, e resterà in vigore fino alla completa applicazione della Bat - ovvero le migliori tecniche disponibili -, che impone una buona pratica fusoria, intervenendo sulla gestione dei transitori dei forni a cubilotto anche mediante l’installazione di un sistema di iniezione di ossigeno ad alta pressione. La fonderia Montini - secondo quanto comunicato dalla Provincia - entro lo stesso termine «dovrà provvedere alla risoluzione delle inosservanze relative ad alcune prescrizioni», mentre entro il 30 settembre andranno effettuati altri interventi, tra cui un controllo sullo smaltimento delle polveri da abbattimento pertinenti il processo produttivo, effettuare una determinazione analitica delle polveri per valutarne l’effettiva composizione ed una misura di diossine in condizioni di transitorio per escluderne la significativa presenza, ovvero modulare il dosaggio di carbone in rapporto alle fasi fusorie. La sospensione dell’attività fa seguito alla visita ispettiva effettuata in maggio dall’Arpa, «che ha accertato una pluralità di inottemperanze all’Aia, di cui cinque in materia di emissioni in atmosfera», e ha precisato nella relazione finale che «perdurano le segnalazioni di molestie olfattive da parte dei residenti, in talune occasioni riscontrate da parte della stessa Agenzia e dei carabinieri». Arpa ha indicato che l’odore avvertito, solforato, «è riconducibile alla incompleta combustione di carbone nei forni a cubilotto. Tali inadempienze riguardano sia lo stato di alcune condutture che sono in cattivo stato di manutenzione e presentano fessurazioni, sia violazioni delle prescrizioni dell’Aia che, nel complesso, delineano significative carenze di natura gestionale che hanno effetti sulla corretta conduzione degli impianti e sul contenimento delle emissioni diffuse: ciò anche con riferimento alla gestione non conforme del sistema di controllo in continuo». La violazione della specifica prescrizione relativa all’obbligo di evitare emissioni diffuse e fuggitive attraverso il mantenimento in condizioni di perfetta efficienza dei sistemi di captazione delle emissioni risulta «reiterata più volte, come accertato da Arpa nel corso dei precedenti sopralluoghi, cui sono seguiti in alcuni casi anche provvedimenti di diffida». Il 28 giugno, nel corso di una riunione convocata dal Comune di Travagliato nell’ambito del procedimento in materia di caratterizzazione delle emissioni odorigene, è emerso «il permanere delle segnalazioni di molestie olfattive - 40 nel corso del primo semestre 2021 -, pervenute sia al Comune, che secondo quanto riferito dal sindaco risultano essersi intensificate, sia segnalate agli uffici dell’Arpa». Nella stessa riunione, il gestore comunicava che «è previsto un impianto di ossigeno supersonico, il nuovo filtro, prove con un diverso fornitore del carbone coke, che dovrebbe attutire notevolmente l’impatto delle molestie olfattive» e l’avvio, per la settimana dal 5 al 10 luglio, dell’utilizzo di un carbone di provenienza polacca. Fino alla completa risoluzione delle inosservanze accertate di natura tecnico-gestionale e, soprattutto, fino alla ottimizzazione del funzionamento del forno a cubilotto, secondo la Provincia «non risulta possibile escludere la probabilità di reiterazione degli episodi di emissioni, anche odorigene, originate da incompleta combustione di carbone, verosimilmente composti solforati, e quindi la sussistenza di situazioni di pericolo immediato per l’ambiente in relazione alla diffusione di tali emissioni, accertate da Arpa e tuttora permanenti». «Non basta una sospensione di 15 giorni - dichiara Silvio Parzanini, presidente del Circolo Legambiente Franciacorta -: i problemi vanno risolti alla radice. Va comunque sottolineato il positivo lavoro svolto dall’Arpa, che ha delineato un quadro realistico della grave situazione ambientale legata alla salute dei lavoratori e dei cittadini». •.

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