Gambara, la terra
restituisce tre antiche
tombe longobarde

di Gianbattista Manganoni
Il campo allestito dalla squadra impegnata nelle ricercheUno degli scheletri rinvenuto nelle tombe di Gambara
Il campo allestito dalla squadra impegnata nelle ricercheUno degli scheletri rinvenuto nelle tombe di Gambara
Il campo allestito dalla squadra impegnata nelle ricercheUno degli scheletri rinvenuto nelle tombe di Gambara
Il campo allestito dalla squadra impegnata nelle ricercheUno degli scheletri rinvenuto nelle tombe di Gambara

La scoperta risale a venerdì scorso: tre antiche tombe venute alla luce nelle campagne di Gambara, in località Monticella di Sotto. A scoprirle un operatore di macchine movimento terra che era al lavoro sui livellamenti di alcuni campi per favorire l’irrigazione degli stessi. Il ritrovamento è stato ovviamente segnalato alla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Brescia che ha inviato sul posto i suoi esperti. NEL CAMPO dove sono state trovate le tre tombe è stato montato un gazebo per proteggere gli archeologi dal forte sole, una squadra composta da alcune persone e specialisti si è messa al lavoro subito. Circa un mese fa, poco distante da luogo del ritrovamento, era stato scoperto un antico pozzo, ricorda un agricoltore del luogo. Le tre tombe, una accanto all’altra, risalirebbero secondo una prima valutazione, che necessita ovviamente di approfondimenti, ad un periodo datato tra la fine del 600, inizio 700, in epoca longobarda. Del resto, è noto che un po’ in tutta la Bassa Bresciana, sono state ritrovati reperti e testimonianze storiche di quel periodo, attribuiti ai Longobardi. La fattezza delle tombe e la relativa copertura, con laterizi sesquipedali, cioè mattoni usati dai romani in tempi più antichi, fanno pensare a personaggi di rango. Insomma la scoperta dal punto di vista archeologico, riveste una certa importanza. Già lunedì nel tardo pomeriggio, erano stati recuperati due scheletri degli ospiti delle tombe. Nella giornata di ieri anche lo scheletro presente nella terza tomba è stato recuperato. Non è stato possibile sapere se all’interno delle tombe siano stati rinvenuti oggetti o materiali che possano aiutare gli esperti a stabilire il grado di importanza dei personaggi sepolti. Archeologi e operatori che si stanno occupando dei lavori di recupero, mantengono un certo riserbo, anche per non attirare curiosi che potrebbero disturbare i lavori ed essere da intralcio. Quello che è certo è che gli scheletri verranno naturalmente inviati alla Soprintendenza per i beni ambientali e archittettonici di Brescia, al fine di farli esaminare da un paleopatologo per avere informazioni più precise. La notizia ha fatto rapidamente il giro del paese ed i social hanno contributo a farla girare in modo più esteso. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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