Gedit «blinda» il biogas: nuovo piano anti-fughe

di V.MOR.
La discarica Gedit a Vighizzolo
La discarica Gedit a Vighizzolo
La discarica Gedit a Vighizzolo
La discarica Gedit a Vighizzolo

Monitorare e contenere la potenziale fuoriuscita del biogas nel sottosuolo della discarica. È dopo la richiesta di Arpa che la Gedit, gestore dell’impianto di smaltimento rifiuti nell’Ate 43 di Vighizzolo, a Montichiari, ha dovuto presentare una variante all’Autorizzazione integrata ambientale che ha ora ottenuto il via libera dalla Provincia. Come è emerso negli incartamenti, «per il monitoraggio delle eventuali emissioni diffuse fuggitive del biogas nel sottosuolo verranno realizzati 5 pozzi alla profondità di 18 metri. I pozzi – è spiegato nella documentazione - saranno sigillati in testa e provvisti di presa di campionamento con valvola apri-chiudi. Considerata la possibile migrazione del biogas intorno alla discarica e l'eventuale suo accumulo in strutture semi-interrate, è stata effettuata una ricognizione intorno al sito, entro un raggio di 250 metri». AL SUPERAMENTO del valore di guardia del metano o dell'acido solfidrico misurato nei pozzi di monitoraggio il gestore dovrà darne comunicazione alla Provincia di Brescia, ad Ats e Arpa e intervenire con la verifica degli impianti (pozzi, reti e sottostazioni del biogas) entro la discarica che è uno dei quattro impianti attivi nell’Ate 43.

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