Germani, un approdo sicuro per la flotta di Tir

di C.REB.
La flotta di camion della Germani avrà presto un parking attrezzato
La flotta di camion della Germani avrà presto un parking attrezzato
La flotta di camion della Germani avrà presto un parking attrezzato
La flotta di camion della Germani avrà presto un parking attrezzato

Investire per superare la strettoia del coronavirus. Sembra questo l’antidoto alla crisi delle imprese bresciane che scommettono sul futuro. Il Broletto ha adottato martedì tre varianti al Piano territoriale di coordinamento provinciale per assecondare le richieste dei Comuni che puntano allo stralcio degli ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico. Via libera all’ampliamento della ditta Paletti di Calvisano che si occupa di sabbiatura e verniciatura metalli. In cambio dell’allargamento dello stabilimento a nord, con un edificio dedicato agli uffici e una zona di movimentazione, verranno effettuate mitigazioni e compensazioni, con piantumazione tra la linea ferroviaria ed il primo tratto di via Rimembranze. A San Zeno, il progetto che prevede la realizzazione di un nuovo piazzale da destinare allo stallo di 110 automezzi dell’impresa Germani «porrà rimedio ad un problema molto sentito - ha spiegato il dirigente del settore Pianificazione del Territorio del Broletto, Riccardo Davini -, dal momento che attualmente camion e rimorchi vengono parcheggiati nelle zone pubbliche del paese». La forte espansione degli ultimi anni, con commesse su tutto il territorio nazionale e l’aumento a 250 mezzi motore e 350 trainati, ha comportato inoltre la necessità di trasferire a Poncarale la divisione Ambiente, mentre nella sede di San Zeno è rimasta operativa l’attività di General Cargo di nuova generazione. Incassa il «sì» dell’aula anche l’ampliamento dell’Aro di Leno, che realizzerà un fabbricato per la movimentazione e il ricovero degli automezzi e delle attrezzature destinate alla raccolta di rifiuti, anche pericolosi. L’INTERVENTO di mitigazione prevede filari di alberi e, come compensazione, la riqualificazione del reticolo idrico minore del Naviglio, con la sistemazione della sponda e la messa a dimora di piante. Semaforo rosso invece per il progetto di variante di Moniga. In questo caso, nonostante la sottrazione di suolo agricolo fosse piuttosto modesta - 1.400 metri quadrati per una volumetria di 450 metri cubi -, la costruzione di una villetta residenziale a due piani non è stata approvata. Il progetto avrebbe reso necessario lo sradicamento di 11 ulivi in cambio di 20 piante giovani, inserite in altra zona. «Quando si tratta di ampliamenti di aziende il nostro voto è favorevole, ferma restando la presenza di mitigazioni ambientali per il territorio - ha sottolineato in aula il consigliere Matteo Micheli -. Diverso il discorso che riguarda un edificio residenziale privato, che intacca l’area agricola».

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