Giardino dei Giusti «ostaggio» degli errori

di Valerio Morabito
Il Giardino dei Giusti realizzato a Montichiari sorge a fianco a fianco della Pieve di San Pancrazio
Il Giardino dei Giusti realizzato a Montichiari sorge a fianco a fianco della Pieve di San Pancrazio
Il Giardino dei Giusti realizzato a Montichiari sorge a fianco a fianco della Pieve di San Pancrazio
Il Giardino dei Giusti realizzato a Montichiari sorge a fianco a fianco della Pieve di San Pancrazio

Un Giardino dei Giusti semi-abusivo a fianco della Pieve di San Pancrazio. È quello di Montichiari, allestito ormai da poco più di due anni ma che è ostaggio degli errori avvenuti nel recente passato. Se le prime otto piante, con tanto di intitolazione, sono state messe a dimora e solo in un secondo momento il Comune ha chiesto l’autorizzazione alla Soprintendenza, per quanto riguarda le altre quattro la richiesta non è stata mai inoltrata all’ufficio di tutela del paesaggio. Già, perché considerando la zona in cui sorge il Giardino dei Giusti di Montichiari, ovvero in un’area vincolata dal punto di vista storico e architettonico, è necessario appunto il placet della Soprintendenza. È necessaria una una serie di passaggi burocratici particolari e anche la relativa trasmissione di documenti. MA QUESTO, PERò, non si è mai concretizzato, anche se durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni amministrative è stata organizzata la cerimonia di inaugurazione (come se fosse stato dato il nulla osta alla realizzazione del Giardino da parte della Soprintendenza). E non sono stati messi a dimora gli alberi mancanti. Così, gli ultimi quattro, dedicati alla giornalista Ilaria Alpi, uccisa a Mogadiscio il 20 marzo del 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin, ad Angelo Vassallo, Andrea Trebeschi e Annalena Tonelli, sono stati lasciati nei vasi dove, successivamente, si sono seccati. UNA VERA e propria beffa alla memoria di queste quattro persone. L’attuale sindaco di Montichiari, per correggere questa mancanza di organizzazione, ha inoltrato alla Soprintendenza la richiesta di poter piantare i quattro alberi e l’ente, ancora, deve recapitare una risposta al Comune monteclarense. «È nostra la richiesta di messa a dimora delle quattro piante - ha detto Marco Togni -. Si era già tenuta l’inaugurazione e ci è sembrato corretto sistemarle». Ma il Giardino dei Giusti non è sorto soltanto senza le dovute richieste alla Soprintendenza. A quanto risulta, mancherebbe anche un progetto base per la messa a dimora e non è nemmeno presente l’impianto di irrigazione che possa dissetare le piante durante la stagione estiva. Il rischio è che quindi gli alberi con l’arrivo del caldo possano morire DEL RESTO non è molto comodo per gli operai comunali raggiungere il piazzale che sorge a fianco della Pieve di San Pancrazio per bagnare gli alberi dedicati a personaggi noti sia a livello internazionale che locale. Il Giardino dei Giusti, utilizzato come «passerella» nel corso dell’ultima campagna elettorale, si è insomma nel frattempo dimostrato come una realizzazione semi abusiva. Ma per come sono andate le cose si è rivelato anche una mancanza di rispetto, in primis, nei confronti delle persone alle quali sono stati dedicati gli alberi (che in parte dovranno essere sostituiti) sistemati in una delle più belle zone del paese. •

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