Giro di
prostituzione nel
centro benessere

di Valerio Morabito
La Polizia locale mette i sigilli al centro benessere
La Polizia locale mette i sigilli al centro benessere
La Polizia locale mette i sigilli al centro benessere
La Polizia locale mette i sigilli al centro benessere

La pandemia non ha certo intimorito le decine di clienti di un «centro benessere» di Montichiari per consumare rapporti sessuali. È quello che hanno scoperto gli agenti della Polizia locale territoriale. L’incessante movimento dei clienti, nella maggior parte dei casi italiani e quasi tutti residenti nella cittadina o nei paesi limitrofi, ha insospettito alcuni residenti della zona che hanno segnalato gli episodi al Comando della polizia locale. COSÌ GLI AGENTI hanno iniziato a monitorare la situazione in via Trieste, all’ingresso di quello che all’apparenza si è presentato come Centro benessere Barbara», ma in realtà all’interno non venivano praticati massaggi o cure per il corpo. A pochi metri di distanza dal supermercato «Rossetto» e dal centro di preghiera islamico si sono consumati, per quasi due mesi, decine di rapporti sessuali. Il finto centro benessere ha aperto a metà settembre e nel tardo pomeriggio di mercoledì è stato posto sotto sequestro preventivo dalla Polizia locale su disposizione dell’Autorità giudiziaria, mentre la titolare, una cinese residente a Novara di 23 anni, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione. Con lei anche una connazionale, sempre residente a Novara di 48 anni. Entrambe accoglievano la clientela e come hanno appurato gli agenti della Polizia locale di Montichiari, coordinati dal comandante Cristian Leali, la 48enne riceveva una «paga» di 20 euro al giorno dalla titolare del centro a luci rosse. Il locale aperto in via Trieste, con davanti un evidente tappeto rosso, non ha fatto proprio nulla per camuffarsi, a parte la scritta all’ingresso e l’indicazione delle misure anti-contagio riportate su un foglio e sistemate sulla vetrata. Una precauzione alquanto singolare, considerando che all’interno nel frattempo si sono consumati ripetuti rapporti sessuali. È emerso inoltre che il locale cinese di via Trieste era pubblicizzato anche su diversi portali online a luci rosse. «Fa specie che in questo periodo difficile - ha affermato il comandante della Polizia locale di Montichiari Cristian Leali - dovuto al Covid molte persone non prestino attenzione alle più basilari norme igieniche. E addirittura, come accaduto in via Trieste da circa due mesi, si consumino rapporti sessuali. Proprio per evitare situazioni del genere, i controlli su Montichiari saranno continui e rigorosi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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