Gli insegnanti dicono no al vaccino AstraZeneca

Qualcuno  dopo avere preso appuntamento ha rinunciato alla dose
Qualcuno dopo avere preso appuntamento ha rinunciato alla dose
Qualcuno  dopo avere preso appuntamento ha rinunciato alla dose
Qualcuno dopo avere preso appuntamento ha rinunciato alla dose

Il piano vaccinale nella nostra provincia lascia sempre più dubbi nel corpo docente, in larga parte ancora in attesa di ricevere il vaccino anti Covid-19. A Roccafranca, Urago, Rudiano e Orzinuovi sono decine gli insegnanti che hanno deciso di protestare con un «battage» informativo diffuso privatamente con la messaggistica social. L'intento? Quello di contestare AstraZeneca o, meglio, la circolare inviata dal ministero della Salute in merito alla fascia d'età suggerita. «Continuano a somministrare AstraZeneca ai docenti al di sotto dei 60 anni – attaccano gli insegnanti in un messaggio ormai diventato virale nelle scuole di mezza provincia - Tutto questo è scandaloso. Nella circolare del Ministero si legge che AstraZeneca andrà preferibilmente agli over 60, ma con quell'avverbio ci giocano e così ecco che molti nostri colleghi si sono dovuti arrendere e ricevere quel vaccino». Lucia Ferraresi, di Roccafranca, spiega di essersi registrata sul portale giorni fa dopo una lunga attesa. «Per fortuna mi hanno chiamata subito, ma poche ore prima di raggiungere l'hub vaccinale si è scatenato il caso su AstraZeneca e non ci ho pensato due volte a ritirarmi, viste le voci di un possibile blocco del vaccino». In molti non nascondano la loro paura «Certo che ce n'è – spiega l'insegnante di Arte del Cossali di Orzinuovi – Ed è per questo che mi gioco il tutto per tutto sperando di poter ottenere Pfizer. Ricordo che per gli insegnanti non c'è l'obbligatorietà del vaccino, ma chiunque di noi non vede l'ora di ricevere un vaccino sicuro ed efficace. E le voci su AstraZeneca hanno fatto andare in tilt il nostro sistema nervoso, dopo che già era saltato per i ritardi nelle somministrazioni. Pare del resto più che assodato che una classe è un contesto particolarmente a rischio». E la paura è la stessa anche per altri docenti di Roccafranca e Rudiano, soprattutto dopo le reazioni al vaccino evidenziate in alcuni insegnanti dell'istituto comprensivo. Dagli stessi paesi, nei giorni scorsi, si erano levate le proteste per un possibile slittamento delle somministrazioni a fine maggio. Oggi, per qualcuno, questo eventuale ritardo sarebbe una speranza: quella di vedersi assegnare Moderna o Pfizer.•. M.Ma.

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