BASSA

Alternanza scuola-lavoro, studenti del Capirola all’«hub» vaccinale di Leno

di Milena Moneta
I giovani hanno risposto in forze alla chiamata fatta dalla scuola su proposta dell'Asst del Garda. Il progetto prevede l'inserimento dei dati nel portale
Persone  in attesa nell’hub vaccinale di Castelletto di LenoUn’altra immagine della struttura in cui da oggi lavoreranno anche gli studenti del «Capirola»
Persone in attesa nell’hub vaccinale di Castelletto di LenoUn’altra immagine della struttura in cui da oggi lavoreranno anche gli studenti del «Capirola»
Persone  in attesa nell’hub vaccinale di Castelletto di LenoUn’altra immagine della struttura in cui da oggi lavoreranno anche gli studenti del «Capirola»
Persone in attesa nell’hub vaccinale di Castelletto di LenoUn’altra immagine della struttura in cui da oggi lavoreranno anche gli studenti del «Capirola»

Sarà sicuramente una bella sorpresa quella riservata da oggi agli utenti del centro di vaccinazione di Castelletto di Leno: da stamane molti studenti (ovviamente maggiorenni) dell’Istituto superiore «Capirola» di Leno, la scuola diretta da Gianmarco Martelloni, saranno impegnati per un progetto di alternanza scuola/lavoro «Pcto» (significa percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) proprio nell’hub vaccinale: ci lavoreranno in turni di sette giorni di fila dalle 8 alle 14; o dalle 14 alle 20. Notevole l’adesione dei ragazzi interpellati: già più di cinquanta hanno detto di sì. Copriranno tutto il periodo estivo, ma proseguiranno anche in settembre e ottobre. «Quando l’Asst del Garda ci ha contattato per chiederci se eravamo disponibili a progetti di alternanza - ricorda la docente referente dello staff della presidenza, Cristina Tomasini - ci è sembrato che la proposta di un tirocinio estivo in questo campo, all’interno del nostro territorio, avesse un alto valore civico. Abbiamo accettato volentieri. E anche gli studenti interpellati sull’eventuale disponibilità hanno risposto positivamente». Affiancati dal referente del centro, dal personale e dai volontari, i ragazzi si occuperanno dell’inserimento dei dati dei pazienti nel portale e delle pratiche amministrative. Ora la scuola procederà a selezionare le richieste (in aumento) e sarà impegnata per tutta estate nell’organizzare e coordinare il progetto, «ma ci è sembrato un nostro dovere rispondere sì alla richiesta - riprende Tomasini - e per i ragazzi sarà un’esperienza non solo lavorativa, ma arricchente da molti punti di vista». A causa della pandemia, finora la scuola aveva sospeso ogni attività nelle aziende, a eccezione di qualche collaborazione con il Dominato leonense per eventi particolari come «Leno in fiore». «Non abbiamo però interrotto il dialogo con le realtà imprenditoriali e sociali - conclude la docente -. Infatti con partner aziendali importanti, a partire dall’Istat, abbiamo dato vita a tanti project work interessanti». Per esempio è stata messa a punto con il Dominato leonense una presentazione in power point de «Una passeggiata tra le chiese altomedievali di Leno»; con la fonderia Kupral si è realizzato uno studio per messaggi promozionali efficaci; con l’agenzia Manpower è stata svolta un’indagine sull’impatto dello smart working. Una classe ha poi realizzato uno studio per insonorizzare le aule. Infine, Con «Medical town» è stata creata una start up per trovare prodotti biologici a km zero, e la sezione di Ghedi ha progettato un’applicazione a quiz scolastica.•.

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