«Green Up? Dopo il danno c’è pure la beffa»

di Flavio Marcolini
Il Comitato durante la protesta allestita dopo l’ultimo incendio
Il Comitato durante la protesta allestita dopo l’ultimo incendio
Il Comitato durante la protesta allestita dopo l’ultimo incendio
Il Comitato durante la protesta allestita dopo l’ultimo incendio

Non hanno usato mezzi termini i portavoce del Comitato cittadini di Calcinato per commentare la prossima installazione di telecamere nella discarica «Green Up» di Bedizzole: l’impianto della località Nova Locatelli che ha subito quattro incendi in tre anni; l’ultimo il 27 luglio. «Ci lascia sgomenti scoprire attraverso la stampa che ancora una volta un’azienda che si occupa di rifiuti prima provoca un danno, che poteva anche essere un disastro ambientale visto il materiale trattato, e poi si attrezza posizionando occhi elettronici nonostante la sorveglianza fosse tra le richieste fatte già nel 2017 dal sindaco di Bedizzole». IL COMITATO cittadini non ci sta: «Indipendentemente dalle telecamere e dalla promessa di posizionare in futuro anche termocamere procederemo per la nostra strada. Prima di tutto depositeremo un esposto alla Procura di Brescia e invieremo una lettera alla Provincia, all’Ats, all’Arpa e ai Comuni di Bedizzole e di Calcinato per chiedere a ognuno per le proprie competenze cosa era stato messo in campo, a proposito di controlli e prescrizioni, dopo gli incendi del 2017 - annunciano gli ambientalisti -. Chiederemo inoltre l’immediata sospensione di nuove autorizzazioni per l’apertura di altri impianti in quell’area (a2a Ambiente vorrebbe costruire un impianto da 75 mila tonnellate annue per la produzione di compost e biometano), che sappiamo non rientrare nel conteggio degli indici di pressione voluto dalla Regione». Insieme al danno, poi, c’è pure la beffa: «Gli introiti dell’impianto di trattamento della Green Up srl vanno nelle casse del Comune di Bedizzole, come è ovvio che sia, mentre i miasmi e l’inquinamento stradale per i conferimenti di rifiuti ricadono sui cittadini di Calcinato. Tutto questo grazie a una vecchia scelta politica bedizzolese che ha individuato nella zona al confine con Ponte San Marco una propria area destinata al recupero dei rifiuti: da queste parti infatti si trovano una azienda che recupera metalli, una che produce compost e tratta fluff e plastiche e infine l’isola ecologica comunale. Il Comitato segnala poi che «nel novembre 2018 il Comune di Bedizzole ha ricevuto da Green Up 500 mila euro a titolo di compensazione per lo sfruttamento del territorio, deliberando di utilizzarli per la sistemazione della centrale del Bettoletto. Ci accerteremo con l’amministrazione bedizzolese se prima di ricevere elargizioni abbia verificato che la società avesse effettuato la messa in sicurezza dell’impianto, perché queste devono essere le priorità di un sindaco a tutela della salute dei cittadini, e chiederemo alla giunta se avesse valutato di utilizzare una parte dei fondi anche per mitigare la zona in cui si trovano tutti questi impianti». •

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