NELLA BASSA

A Ghedi i bagni estivi in piscina resteranno un miraggio

di Milena Moneta
La piscina comunale di Ghedi resterà chiusa almeno fino all’autunno.  La futura gestione resta un rebus
La piscina comunale di Ghedi resterà chiusa almeno fino all’autunno. La futura gestione resta un rebus
La piscina comunale di Ghedi resterà chiusa almeno fino all’autunno.  La futura gestione resta un rebus
La piscina comunale di Ghedi resterà chiusa almeno fino all’autunno. La futura gestione resta un rebus

Il caldo non ha ancora bussato alle porte, ma quando l’afa si farà sentire, un tuffo in piscina, una rinfrescata nel lido estivo di via Cervi, una «similvacanza» formato pianura resteranno un miraggio per Ghedi e dintorni. I tempi di riapertura dell’impianto comunale, dove per altro procedono spediti lavori di sistemazione, si allungano significativamente compromettendo la stagione estiva. All’origine le crescenti difficoltà con le quali si è trovato a fare conti sempre più pesanti la Sport Management, la società con sede a Verona e che gestiva numerose piscine in diverse regioni d’Italia.

Difficoltà che l’emergenza sanitaria ha fatto esplodere e che sembrava avessero posto fine all’attività del sodalizio scaligero tanto che il deposito del concordato al Tribunale fallimentare di Verona era considerato imminente. Invece un po’ a sorpresa in questi giorni la Sport Management, a Ghedi dal 2012, ha depositato il contratto di affitto del ramo di azienda, mossa abbastanza inattesa, che rischia di prolungare i tempi necessari per la soluzione della questione. Una società spagnola subentrerà nella gestione di alcuni centri, mentre in quello di Ghedi arriverà una società italiana il cui nome non è ancora stato reso noto. Quindi dovrebbe essere una società terza a prendersi in carico convenzione sottoscritta con il comune. «La cosa ci preoccupa perché non conosciamo l’identità della nuova azienda né se è in grado di sostenere la convenzione in essere, intanto tecnici e legali di entrambe le parti dovranno esaminare tutti gli aspetti dell’intricata questione che sembrava sul punto di risolversi dopo oltre un anno di contenzioso -afferma il sindaco Federico Casali.

Poi servirà la verifica dettagliata di tutti gli impianti e delle condizioni attuali nelle quali si trova la piscina comunale e capire se, allo stato attuale delle cose, esiste la possibilità di far proseguire la gestione dell’impianto natatorio a questo terzo soggetto». Da ciò si evince, anche salvo contenziosi legali che potrebbero peggiorare le cose, che si prospettano tempi davvero lunghi. Tra l’altro c’è in ballo ben un milione di euro: tanto resta ancora da pagare al Credito sportivo del mutuo acceso da Sport management, ma con la fidejussione delle casse comunali che potrebbero trovarsi tra capo e collo anche questo costo. Non per nulla l’assessore al Bilancio Daniele Molgora nella recente variazione, ha accantonato 500 mila euro per l’eventuale sgradevole evenienza.

Tanto più che il comune sta spendendo oltre 1 milione 250 mila euro per sistemare tetto, servizi igienici, docce e spogliatoi delle piscine coperte e parte degli impianti, in particolare i l sistema di aerazione. Così nel destinare l’avanzo di bilancio l’assessore Daniele Molgora ha previsto per l’impianto di via Fratelli Cervi altri 550 mila euro per completare la manutenzione straordinaria che sarà promossa nel periodo di chiusura delle piscine.•.

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