I genitori dichiarano il falso per evitare il tampone ai figli

di Valerio Morabito
Alcuni genitori non hanno fatto sottoporre i figli al tampone
Alcuni genitori non hanno fatto sottoporre i figli al tampone
Alcuni genitori non hanno fatto sottoporre i figli al tampone
Alcuni genitori non hanno fatto sottoporre i figli al tampone

I casi accertati sono al momento dieci, ma potrebbe trattarsi soltanto della punta di un iceberg. Nella Bassa è bufera sulle presunte autocertificazioni non veriterie firmate dai genitori per evitare ai propri figli di sottoporsi ai tamponi per verificare la positività al Covid 19. La vicenda è emersa all’Istituto comprensivo ed è stata resa pubblica dall’Amministrazione civica per stimolare tra le famiglie un comportamento più responsabile. Un piccolo gruppo tra bambini e ragazzini del plesso scolastico di Calvisano che in totale ospita all’incirca 1.200 allievi - 850 si trovano nelle aule nella sede centrale e gli altri in quella di Isorella - hanno accusato negli ultimi giorni sintomi riconducibili al Covid 19. Così, come prevede il protocollo dell’Ats, gli alunni sono stati sottoposti alle visite mediche dalla pediatra di famiglia Calvisano. La specialista ha spiegato ai genitori la necessità di sottoporre i figli ai tamponi, proprio per verificare l’eventuale positività dei bambini e dei ragazzini al coronavirus. Una misura a tutela della loro salute e di quella dei loro compagni di scuola e del personale dell’Istituto. MA A QUESTO PUNTO un gruppo di mamme e papà, per evitare ai propri figli di sottoporsi ai test hanno addirittura falsificato i moduli della pediatra inerenti le visite mediche. Documenti consegnati successivamente all’Istituto comprensivo di Calvisano. Ma la verità è emersa nei controlli e nei successivi incontri tra la pediatra del paese e il vicesindaco Paola Franzoni. Da un lato la deontologia della professionista e dall’altro lato il ruolo istituzionale di garante della salute svolto dagli amministratori hanno svelato il comportamento scorretto dei genitori. L’ALTRO IERI È STATO fatto il punto della situazione che ha confermato la presenza di autorcertificazioni non corrispondenti alla verità. «Ho avuto modo di incontrare la pediatra di Calvisano la quale mi ha informata, con profondo rammarico, che non trova da parte dei genitori la collaborazione e la volontà di far fare tamponi ai propri figli decidendo in autonomia il loro rientro a scuola – conferma il vicesindaco Paola Franzoni -. Partendo dal presupposto che la sicurezza dei bambini è importante per tutti e non solo per pochi, invito i genitori per la salvaguardia dei loro figli e dei rispettivi compagni, di seguire i consigli che vengono dati dai medici. Ricordo che presentare moduli compilati alla scuola che non rispettano la veridicità dei fatti è grave - incalza il vicesindaco -. Mi auspico in un buon senso da parte di tutti i genitori». Non è chiaro invece se e quali misure veranno adottate nei confronti dei genitori che hanno presentato moduli con false dichiarazioni. •

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