Il Capirola si allarga Altri spazi didattici per un scuola unica

di M.MON.

Gianmarco Martelloni, nuovo dirigente dell’Istituto di istruzione superiore «Capirola» di Leno, taglierà oggi il suo primo nastro tricolore: alle 11, alla presenza di rappresentanti del Comune e della Provincia, col presidente Samuele Alghisi e il consigliere Filippo Ferrari, inaugurerà la nuova ala della scuola, che ha sostituito la parte più recente e più malconcia dell’ex asilo precedentemente abbattuta. Una ristrutturazione e un ampliamento avvenuti secondo il progetto redatto dall’architetto Margherita Colombini, e che ha visto nascere un seminterrato e un piano rialzato, intelaiature in metallo e molte parti in legno. All’interno 10 aule e tre laboratori per dar più spazio ai 1.500 studenti dell’istituto lenese distribuiti in una settantina di classi. Una struttura attesa da tempo e costata circa un milione e mezzo, con 350mila euro frutto del contributo del Comune e il resto coperto dal Broletto. «Questa nuova costruzione molto moderna dà lustro alla scuola, punto di riferimento per il nostro territorio - commenta la sindaca Cristina Tedaldi -; una scuola che, ne siamo certi, continuerà a lavorare sulla scia tracciata dalla dirigente Eremelina Ravelli. L’amministrazione comunale è pronta a ogni collaborazione con il nuovo dirigente perché riteniamo istruzione e cultura fondamentali per la nostra comunità». INTANTO Martelloni si muove lungo una linea che unisce continuità e innovazione, mantenendo la forte identità del Capirola ma guardando anche al futuro; ai cambiamenti necessari. E lascia in questo la propria impronta che, coerentemente col suo essere musicista e cantautore, punta a ridare slancio al laboratorio musicale, da lui stesso fondato quando era approdato qui come insegnante, anche con esperti esterni a sostenere la «Capirola wind Orchestra». Inoltre potenzierà quegli scambi culturali (ha appena ospitato una classe di ragazzi danesi) che hanno sempre caratterizzato l’istituto, sia per irrobustire la conoscenza delle lingue, sia per un’apertura all’Europa, «specie oggi che soffre qualche difficoltà». Per ora è sopravvissuto quasi indenne ai primi 25 giorni nella scuola più complessa della provincia, dati i suoi numerosi indirizzi. •

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