Il centro Alzheimer muove i primi passi

Gli scavi nel cortile dell’ex convento propedeutici all’apertura dei cantieri
Gli scavi nel cortile dell’ex convento propedeutici all’apertura dei cantieri
Gli scavi nel cortile dell’ex convento propedeutici all’apertura dei cantieri
Gli scavi nel cortile dell’ex convento propedeutici all’apertura dei cantieri

Hanno preso il via ieri a Orzinuovi i lavori per la riconversione a fini socio-assistenziali del convento e dell’ex scuola materna delle suore Canossiane. Una ruspa ha cominciato le operazioni di scavo lungo la striscia che dovrebbe grosso modo separare la futura Rsa per malati di Alzheimer dalla comunità alloggio per anziani, che sorgerà nell’edificio storico. Lo studio dell’intervento è stato commissionato dalle Fondazioni Riunite Onlus della Bassa bresciana occidentale, che riuniscono le Case di riposo di Orzinuovi, Orzivecchi, Barbariga e che hanno acquisito le proprietà delle Canossiane. L’incarico è stato affidato a Flavio Bistrattin, già esperto nella realizzazione di strutture sociosanitarie. Lo scavo avviato ieri consiste in una serie di saggi nel terreno nei punti indicati dalla Soprintendenza, considerato che il cortile si apre in centro al paese, a una manciata di metri da piazza Vittorio Emanuele e dal palazzo comunale. «Grazie a questi test potremo portare alla luce eventuali criticità e definire meglio il progetto», spiega il presidente della Fondazioni Luca Magli. A seguire le operazioni dell’escavatore erano presenti l’archeologo Carlo Liborio, consulente della Soprintendenza, gli architetti Paola Silvia Ghilardi e Tiziana Guarino dello studio Agorà Soluzioni a cui fa capo Bistrattin. Il progetto per la realizzazione di 40 posti in Rsa per malati di Alzheimer e di 20 in comunità alloggio per anziani comporta un investimento di 5 milioni. L’operazione ha incassato anche il consenso delle minoranze, con qualche voce scettica. «È utile ragionare insieme rispetto alle criticità – ha osservato l’ex sindaco Ambrogio Paiardi -, anche perché non è sufficiente costruire, ma poi bisogna mantenere e non c’è nulla che ci autorizzi a pensare che ci sarà un contenimento delle rette». Contrario al progetto l’ex presidente della Rsa Andrea Merigo. «Non capisco perché non si è tenuto in considerazione il progetto approvato dal precedente Consiglio di amministrazione della Rsa, che aveva costi minori e soluzioni sociosanitarie più idonee per l’ area che dovrebbe ospitare il servizio socio assistenziale. Spiace rilevare che sia mancata una sensibilità volta a proseguire in continuità con tutto ciò che è già stato sperimentato in passato»•. R.C.

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