Il centro culturale islamico ora cerca casa

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A Manerbio ha preso forma uno degli  Shri guru Ravidass temple,
A Manerbio ha preso forma uno degli Shri guru Ravidass temple,
A Manerbio ha preso forma uno degli  Shri guru Ravidass temple,
A Manerbio ha preso forma uno degli Shri guru Ravidass temple,

Dopo il centro culturale indiano «Shri guru Ravidass temple», nel quartiere di via San Martino del Carso - nell’area alla sinistra del fiume Mella a Manerbio - potrebbe aprire anche un luogo di raduno di fedeli di religione islamica. Il progetto è ancora in gestazione. L’unica certezza sono le trattative intavolate per l’acquisto di una struttura con le carte in regola per ospitare le attività dell’associazione fondata da un gruppo di cittadini di religione musulmana. La ricerca dell’edificio è stata affidata ad un professionista di Verolanuova che sta sondando il mercato immobiliare privato, ma anche le offerte delle aste giudiziarie. A Manerbio del resto la platea di lotti all’incanto è consistente ed articolata dal punto di vista urbanistico. L’attenzione si sta rivolgendo a uffici e spazi commerciali dismessi che hanno a disposizione standard di verde e parcheggi adeguati. Trattandosi di un’associazione culturale destinata ad organizzare convegni, corsi di italiano e presentazioni di libri, e non a praticare attività di tipo religiosa come scuole islamiche o raduni di preghiera, non avrà bisogno di particolari permessi. «Non abbiamo ancora ricevuto progetti ufficiali - precisano dal Comune -, ma qualsiasi iniziativa dovrà rispettare i vincoli urbanistici». Manerbio conferma dunque la sua vocazione multietnica e culturale. IN VIA SAN MARTINO, al pianterreno del condominio simbolo del centro storico del paese, è aperta da tre anni la sede di un sodalizio islamico impegnato sul fronte dell’integrazione, ma anche della valorizzazione delle proprie radici culturali, che mantiene ottimi rapporti di collaborazione con l’Amministrazione civica. Nessun problema di convivenza neppure con il luogo di incontro della comunità indiana di religione Ravidasi che raccoglie le comunità Ad-Dharmis, Ramdasia Sikhs, Chamars, Jatavs e Mochi. L’associazione ha acquistato all’asta fallimentare l’immobile in via San Martino del Carso realizzando appunto un centro culturale-religioso. In verità l’afflusso alla struttura è stato finora diluito dal lockdown e dalle misure anti-contagio. Qualche residente teme problemi di traffico e parcheggi quando l’attività associativa funzionerà a pieno regime. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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