Il culto di Giovanni Paolo II tornerà a illuminare Comella

di Cinzia Reboni
Il parroco Don Alessandro Lovati davanti all’ingresso del luogo di culto L’altare è uno dei tesori artistici custoditi nella chiesa immersa nel silenzio e nel verde della campagna di Seniga
Il parroco Don Alessandro Lovati davanti all’ingresso del luogo di culto L’altare è uno dei tesori artistici custoditi nella chiesa immersa nel silenzio e nel verde della campagna di Seniga
Il parroco Don Alessandro Lovati davanti all’ingresso del luogo di culto L’altare è uno dei tesori artistici custoditi nella chiesa immersa nel silenzio e nel verde della campagna di Seniga
Il parroco Don Alessandro Lovati davanti all’ingresso del luogo di culto L’altare è uno dei tesori artistici custoditi nella chiesa immersa nel silenzio e nel verde della campagna di Seniga

Era l’estate del 1947. Il giovane sacerdote don Karol Wojtyla, allora ventisettenne studente all'Università Pontificia dell'Angelicum, nelle prime due settimane di luglio soggiornò a Seniga, ospite della famiglia dell’amico don Francesco Vergine. Il futuro Papa Giovanni Paolo II trascorse una decina di giorni sulle sponde dell'Oglio, caratterizzati da frequenti visite, sempre in bicicletta, al santuario della Madonna di Comella.[CROSSHEAD]A perenne ricordo della presenza di Karol Wojtyla a Seniga è stata posta sulla facciata di casa Vergine un’epigrafe marmorea, mentre proprio al santuario di Comella una targa ricorda come «il futuro Papa più volte si recò in questa venerata Pieve e vi pregò, devoto all’immagine della Madonna».Il luogo di culto di Comella, immerso nella campagna, si appresta ora a custodire per due giorni - sabato e domenica - una reliquia di Wojtyla. «Si tratta di un piccolo frammento di benda intrisa del sangue dell’attentato del 13 maggio 1981 - spiega Adriano Grandi dell’Opera Don Calabria, nel suo ruolo di “coordinatore“ dei mini-pellegrinaggi della reliquia -. Richiesta poco dopo la morte del pontefice, avvenuta il 2 aprile 2005, è stata donata nel 2012 alla chiesa parrocchiale di Cappella de’ Picenardi, nel Cremonese, grazie all’interessamento del parroco don Giuseppe Bettoni». L'amatissimo pontefice polacco è stato proclamato santo da Papa Francesco il 27 aprile 2014. [CROSSHEAD]La devozione nei suoi confronti, se possibile, è cresciuta ulteriormente. E con la devozione, come sempre accade, è cresciuto il desiderio di poter pregare davanti alle sue reliquie. «Immagino che sabato e domenica molti fedeli verranno a Comella in occasione di questo evento unico per la comunità cattolica - si augura il parroco don Alessandro Lovati -. Sarà anche l’occasione per scoprire questo gioiello della Bassa Bresciana che meriterebbe di essere maggiormente valorizzato».Con la reliquia di san Giovanni Paolo II, arriverà al santuario mariano di Comella anche un frammento di osso di suor Faustina Kowalska, riconosciuta in tutto il mondo come «la segretaria della Divina Misericordia».Faustina, nata in Polonia il 25 agosto 1905 e morta il 5 ottobre 1938, è stata canonizzata nel 2000 proprio da Papa Giovanni Paolo II. La reliquia è custodita dal Rinnovamento dello Spirito di Mantova. «Se santa Faustina Kowalska rappresenta la misericordia e la devozione - spiega don Alessandro Lovati -, la reliquia di Papa Wojtyla ci ricorda come si può essere distrutti nel corpo, ma spiritualmente molto forti».Le due giornate devozionali inizieranno sabato con la celebrazione della messa alle ore 16 e la benedizione, e continueranno domenica con i consueti due riti religiosi festivi. Il servizio di custodia delle reliquie sarà garantito dai Templari Cattolici d’Italia che hanno scelto appunto come centro devozionale il santuario della frazione di Seniga. [END]

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