Il grande cuore di Daniele batte attraverso gli amici

di M.MON.

Era il pomeriggio di una assolata domenica di un anno fa, il 29 luglio, quando Daniele Cameletti, un operaio di 28 anni di Castelletto di Leno, perdeva la vita sull’asfalto della 45 bis nel territorio di Poncarale, in direzione di Brescia: a bordo della moto di un amico finì inspiegabilmente contro il guardrail restando ucciso all’istante. Ora c’è un’associazione che porta il suo nome, e che soprattutto porta avanti i suoi progetti di solidarietà. Alcune difficoltà burocratiche ne hanno ritardato la nascita, ma la promessa fatta dal cognato e amico Federico Marini, che è presidente, il giorno del funerale è stata mantenuta. I due infatti non solo gestivano un ristorante, ma stavano creando una onlus per aiutare persone in difficolt. Una generosità non premiata dal destino, che si è appunto preso Daniele, «solare e pieno di vita - come lo ricordano tutti -, e con molte passioni, fra cui la musica e proprio la moto che lo ha tradito, e pieno di progetti per il futuro». Molti di questi progetti li realizzerà nel suo ricordo la neonata associazione. «La morte di Daniele ha lasciato un vuoto incolmabile - afferma Federico -. Trascorrevamo insieme gran parte del nostro tempo. Mi ero ripromesso di portare avanti i piani a cui stavamo lavorando, tra i quali la onlus. Anche se sarà una magra consolazione, se riusciremo a regalare un sorriso a qualcuno in quel sorriso potremo rivivedere il suo». Laura Rigamonti, la fidanzata dello scomparso è ora vicepresidente dell’associazione: «Eravamo una famiglia molto unita e lo saremo ancora di più concretizzando i suoi obiettivi». Come? Con raccolte di fondi da destinare a diverse associazioni. Il 5 ottobre aiuteranno «Essere bambino» e il progetto per sostenere genitori che assistono i propri figli nei reparti pediatrici dell’ospedale civile di Brescia. Intanto, lunedì alle 18,30 nella parrocchia di Castelletto si celebrerà una messa di suffragio. •

Suggerimenti