«Il mio programma elettorale? Lo stanno scrivendo i cittadini»

La candidata Ermelina Ravelli
La candidata Ermelina Ravelli
La candidata Ermelina Ravelli
La candidata Ermelina Ravelli

«Quando ero a scuola facevo politica ogni giorno, non una politica di partito, ma di ascolto. E questa è la strada che voglio intraprendere anche nell'Amministrazione comunale: dialogo, ascolto, condivisione e partecipazione attiva della cittadinanza». Ermelina Ravelli, ex preside dell’Istituto Capirola di Leno, candidata sindaco a Bagnolo nella prossima tornata elettorale, si è presentata alla cittadinanza attraverso un meeting virtuale. Un incontro moderato da Stefano Marini, collaboratore del Gruppo giovani del comitato Ravelli sindaco. L’ex dirigente dell’istituto «Capirola» ha ricordato la sua storia ed il motivo che l'ha spinta ad accettare l'invito a candidarsi, sottolineando come la sua esperienza possa aiutarla a gestire un'Amministrazione comunale, in quanto «la scuola è un luogo deputato all'educazione, al rispetto, all'accoglienza, valori fondanti di qualsiasi comunità». Le sollecitazioni, i bisogni o i semplici suggerimenti «saranno la base su cui costruire un programma condivisibile con la comunità - sottolinea la candidata -, perchè non vi devono essere separazioni tra chi amministra e i cittadini. Bisogna partire dall'eredità delle passate amministrazioni, e da quanto di buono è stato realizzato nel tempo, per cercare in futuro di risolvere le criticità ancora presenti sul territorio». Cinque i gruppi di lavoro che metteranno a punto un programma condiviso da presentare alla cittadinanza: «Al centro la persona», per promuovere uno sviluppo sociale e culturale della comunità, «Una città da vivere e da abitare», con particolare attenzione allo sviluppo sociale e artigianale, «Dialogare per crescere», stimolando il rapporto continuo tra amministrazione e popolazione, «Un nuovo ruolo del Comune e dei servizi sociali», con una struttura più razionale che semplifichi il rapporto con i cittadini, ed il «Gruppo giovani», per «rendere Bagnolo un paese più vivo e accogliente per i ragazzi». Ermelina Ravelli si è poi soffermata su alcune tematiche come l’accoglienza («l’amministrazione deve dare l'input per l'ascolto e deve rappresentare un esempio per tutti»), la tutela dell’ambiente («bisogna impegnarsi a ridurre il consumo energetico anche nelle case private»), e la difficoltà nella quale si sono trovati commercianti ed esercenti in questo periodo di pandemia. «Il governo ha dato dei fondi per cercare di tamponare l’emergenza, anche se insufficienti e tardivi - ha spiegato il candidato sindaco -. Senza attività commerciali un paese si spegne. Bisogna perciò stanziare dei fondi per riavviare i piccoli negozi che, gestiti a livello familiare, appartengono ad una lunga tradizione e spesso rappresentano l'identità di un paese, al contrario dei centri commerciali freddi, anonimi, tutti uguali». Bisogna inoltre «pensare ad un risanamento del centro storico, che adesso appare poco valorizzato, sia dal punto di vista architettonico che sociale, favorendo quindi la fruizione della popolazione nel luogo dove sorge la maggior parte delle attività». Fare «rete» con gli altri Comuni è un altro punto fermo del programma di Ermelina Ravelli. «Far parte dello stesso territorio porta ad avere problematiche simili: la condivisione crea miglioramenti reciproci e risparmi economici. La Bassa Bresciana ha una buona tradizione di rete: un esempio sono le scuole e le biblioteche. Creare un sistema oggi è una necessità, al di là del colore politico delle singole amministrazioni».•. C.Reb.

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