Il ponte è un
miraggio, esplode
la protesta

di Valerio Morabito
La sala del teatro dell’oratorio di  Montirone affollata di residenti Nessuna certezza sulla ricostruzione del viadotto sulla A21
La sala del teatro dell’oratorio di Montirone affollata di residenti Nessuna certezza sulla ricostruzione del viadotto sulla A21
La sala del teatro dell’oratorio di  Montirone affollata di residenti Nessuna certezza sulla ricostruzione del viadotto sulla A21
La sala del teatro dell’oratorio di Montirone affollata di residenti Nessuna certezza sulla ricostruzione del viadotto sulla A21

La pazienza dei residenti di Montirone è arrivata a punto di non ritorno. Specchio dell’indignazione e dell’esasperazione della comunità «mutilata» da otto mesi di un ponte strategico per la viabilità come quello sulla A 21, l’assemblea pubblica ospitata ieri sera dal teatro dell'oratorio. Facce tese e tanta preoccupazione per un problema che non trova ancora soluzioni chiare.

A GENNAIO SARÀ TRASCORSO un anno dall'incidente costato la vita a sei persone sull’autostrada A 21 e che ha costretto a radere al suolo il viadotto che collega Montirone a Poncarale. Il quadro affrescato dalla riunione è decisamente a tinte fosche e alla fine è stato deciso di organizzare una manifestazioni di protesta. Il corteo si svolgerà presumibilmente a Roma e per la precisione di fronte la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ritenuto il colpevole dei ritardi con cui procede l’iter della ricostruzione. Ma i cittadini non escludono ad altre clamorose forme di protesta anche nel territorio bresciano. Nel frattempo non si ferma l’opera diplomatica dell’Am- ministrazione comunale per accelerare le procedure di un iter a dir poco tormentato.

«LA PROSSIMA SETTIMANA Cercheremo a tutti i costi di incontrare il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli anche se fin’ora le nostre richieste di un colloquio sono cadute letteralmente nel vuoto – ha confermato il sindaco Francesco Lazzaroni -. Abbiamo bisogno di certezze sui tempi di allestimento del nuovo ponte». Un aspetto rimarcato da tutti i presenti nella sala. «Siamo un territorio con realtà imprenditoriali e commerciali importanti che non possono navigare a vista in balia di una viabilità dimezzata e senza sbocchi – ha incalzato Sergio Selvatico del Comitato artigiani e commercianti di Montirone –. Pensiamo che questo tessuto produttivo meriti attenzione da parte dello Stato».

SE I CAVILLI BUROCRATICI hanno bloccato il via libera dei tecnici del Ministero al progetto, il primo cittadino di Montirone ha confermato che «sono state già apportate le correzioni al progetto del ponte sulla A21, entro 15 giorni verrà valutato a Milano ed infine si dovrà attendere la metà di dicembre per rispedirlo di nuovo a Roma». In un contesto del genere fare previsioni sul ponte è molto difficile. Il viadotto costerà, come anticipato qualche mese fa, 2 milioni 800 mila euro, anche se le recenti perizie dovute al sorgere di problemi legati al progetto «hanno fatto lievitare i costi tra i 50 ed i 100 mila euro per ciascuna perizia». Il problema del ponte è particolarmente sentito a Montirone. La dimostrazione è arrivata ieri sera, quando nel teatro dell'oratorio erano presenti oltre 150 persone. Il sindaco Francesco Lazzaroni, ha attaccato frontalmente il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. «Non si è mai interessato alla problematica e sono ancora in attesa di una sua risposta», ha spiegato Lazzaroni. I TONI SI SONO ACCESI nella seconda metà dell'incontro. Il presidente dell'Associazione artigiani, Bortolo Agliardi, ha puntato il dito contro i Vigili del fuoco di Brescia a suo modo di vedere responsabili di altri ritardi. «Mi meraviglio che i vertici del 115 soltanto dopo 8 mesi, si accorgano che il ponte dovrebbe essere ignifugo, ovvero non infiammabile. Stiamo assistendo al classico copione all'italiana», ha dichiarato Agliardi. «Si tratta di una situazione paradossale – ha aggiunto Laura Buscarini, esponente della Confartigianato – perché ci sono i soldi per realizzare l'opera, la società ha realizzato il progetto, ma tutto è bloccato per problemi burocratici». In attesa della fumata bianca dal Governo, che dovrebbe arrivare nel periodo natalizio, si stanno mobilitando anche le gli amministratori dell'Hinterland e della Bassa pronti a sostenere il sindaco Lazzaroni nella sua missione a Roma nei prossimi giorni, mentre la popolazione sta organizzando una fiaccolata nella zona del cavalcavia abbattuto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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