Il pony «invisibile» è tornato a vedere la luce

di S.DU.
Pegaso è stato costretto per anni a vivere in stato di segregazione
Pegaso è stato costretto per anni a vivere in stato di segregazione
Pegaso è stato costretto per anni a vivere in stato di segregazione
Pegaso è stato costretto per anni a vivere in stato di segregazione

Nell’immenso campionario degli orrori che hanno come vittime gli animali c’è anche la storia di Pegaso, un pony di 15 anni che per quasi tutta la sua vita è stato confinato in una micro stalla nella quale poteva a malapena muoversi, e che per questo è stato costretto all’immobilità per la crescita smisurata degli zoccoli e per altri problemi di salute. Da qualche tempo questo mini cavallo dimenticato ha iniziato una nuova vita, fatta di cure e di spazi adeguati, per merito dell’intervento di alcuni volontari che sono riusciti a portarlo via dalla sua «cella» di Bagnolo. Nutrito sì e no, ha passato anni nella penombra. Sempre solo, a contatto con gli uomini per pochi minuti al giorno, e a volte nemmeno quelli, col vecchio proprietario che si occupava solo della sua sopravvivenza. Un caso incredibile creato più che dalla crudeltà dall’ignoranza; da una vecchia cultura «rurale» che non conosce il benessere animale. Anche se confinato, però, Pegaso non è stato dimenticato, e qualcuno in paese si è chiesto dove fosse finito. Alcune volontarie del posto, incuriosite, hanno deciso di controllare: è grazie a loro che Pegaso è tornato dal regno degli invisibili. «LA PRIMA volta che l’ho visto non ci potevo credere - ha raccontato Cecilia, una delle volontarie - le condizioni in cui viveva, lo sporco a terra e soprattutto il suo stato di salute. Gli zoccoli erano completamente rovinati, tanto da impedirgli di muoversi». Sono iniziate le trattative per cancellare questa crudeltà, ma il proprietario non voleva cederlo a nessuno, e anche alcuni parenti si sono intromessi. Sono servite settimane, e anche il coinvolgimento delle istituzioni non ha aiutato. A un certo punto il proprietario ha deciso di cederlo a una associazione del posto, che però non aveva intenzione di sobbarcarsi le spese mediche e ha valutato l’ipotesi soppressione. A risolvere la situazione è stato un intervento delle guardie volontarie di Legambiente e della Lac, in seguito al quale è maturata una cessione tra privati, e adesso e Francesca, nel maneggio «La Tesa» a occuparsi del pony e delle cure necessarie. •

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