Il sindaco dimissionario ci ripensa e rilancia

Jacopo  Baiguera, neo assessore
Jacopo Baiguera, neo assessore
Jacopo  Baiguera, neo assessore
Jacopo Baiguera, neo assessore

Quella trascorsa ieri a Longhena è stata una mattinata «rovente», e non solo perché l’estate si sta esprimendo al massimo. La tensione ha dominato l’aula consiliare, ma anche le case dei consiglieri «presenti» in streaming. Al centro dell’attenzione, e dei colpi di scena, proprio il consiglio comunale, che si è riunito dopo le dimissioni a sorpresa del sindaco Giancarlo Plodari (presentate formalmente per non meglio precisati motivi personali). Solo che nel mezzo della seduta, con la minoranza collegata in remoto, la maggioranza in presenza e due soli spettatori abbastanza allibiti a formare il risicatissimo pubblico, si è registrato il dietrofront ufficiale del primo cittadino, che ha deciso di continuare il suo secondo mandato per non dover consegnare nelle mani di un commissario prefettizio il Comune e per non tornare al voto. Poteva bastare; ma subito dopo è toccato alle immediate dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Mainardi - scritte a mano e subito protocollate - sulla scena dal 2004. Il motivo? «La goccia che ha fatto traboccare il vaso - ha affermato Mainardi - sono state le diversità di vedute su alcuni temi, su come è stata gestita la questione delle dimissioni e del ritiro delle stesse; e infine perchè il Comune non lo ho sposato e non mi dà da mangiare». Così, mentre la scena si complicava anche con l’abbandono, per pensionamento, del segretario Antonio Petrina, è partita la ricerca di una soluzione per il vuoto creatosi, mentre la minoranza, capitanata da Nicoletta Benedetti, ha commentato con un «speriamo con ansia che non sia una situazione temporanea». Verso mezzogiorno l’intervento sintetico del sindaco rientrato: «Dimissioni ritirate, ho rimesso insieme la maggioranza e penso di andare avanti bene così, la mia volontà di continuare c’è». E il rimpasto? Con la delega a Sara Zubani dell’Istruzione e alla vicesindaca Rita Caravaggi dei Lavori pubblici; e poi il «salvagente» Jacopo Baiguera. Quest’ultimo ha accettato l’incarico della gestione della Cultura e della Comunicazione e dei rapporti con il pubblico. 24enne, studente di Matematica a Milano, Baiguera era emozionato: «Ho accettato per dovere civico e sono pronto a impegnarmi ancora di più per il mio paese». E.Arc.

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