Il turismo come collante del progetto Garda unico Ma il «nodo» risorse resta

di L.SCA.
Il Garda unito? Il Pirellone ci crede, scettici i consorzi turistici
Il Garda unito? Il Pirellone ci crede, scettici i consorzi turistici
Il Garda unito? Il Pirellone ci crede, scettici i consorzi turistici
Il Garda unito? Il Pirellone ci crede, scettici i consorzi turistici

È approdata ieri sui tavoli della Giunta regionale e del governatore della Lombardia Attilio Fontana, la mozione presentata dal consigliere Gabriele Barucco per l’unità del Garda, un comprensorio frammentato dal punto di vista istituzionale. L’iniziativa dell’esponente di Fi rilancia l’idea di un sistema-Garda in grado di promuovere politiche collettive soprattutto nel comparto turistico. «Servono offerte omogenee – sostiene Barucco - per garantire agli operatori le stesse condizioni di competitività dei concorrenti e veicolare in modo unitario l’immagine del lago di Garda oggi minata dalla percezione degli operatori esteri che considerano la Lombardia una regione poco sicura in relazione all’epidemia di covid». L’ Accordo quadro interregionale sottoscritto da Pirellone, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Comunità del Garda, per armonizzare scelte politiche e amministrative riguardanti l’area del bacino lacustre potrebbe diventare uno strumento strategico. «L’accordo - afferma Barucco - ha lo scopo di ridurre al minimo i riflessi negativi della frammentazione istituzionale del territorio gardesano e di assicurare una visione unitaria dell’area». Mai come in questi mesi sarebbe servita una vera e propria armonizzazione delle scelte politiche, «perché le tre regioni che si affacciano sul Garda hanno adottato diverse misure precauzionali sulla riapertura in sicurezza delle attività e il contenimento del contagio da Covid - 19, all’uso dei dispositivi e alla gestione dei vari servizi turistici del territorio», osserva Barucco. Le misure differenti tra di loro, nella percezione del turista generano propensione a scegliere località con misure meno rigorose come a dimostrare un maggior grado di sicurezza rispetto al territorio lombardo. Anche nel comparto dell’accoglienza esiste già da una dozzina d’anni il «Garda unico» dopo la creazione dell’omonima agenzia consortile che si occupa della promozione e commercializzazione unitaria della destinazione Garda nel mercato turistico sia interno che internazionale. «FINO a tre anni fa – sottolinea però il direttore del Consorzio turistico Garda Lombardia – l’ente contribuiva con risorse economiche alla promozione del territorio benacense nel suo complesso, ma negli ultimi tempi devono provvedere i tre Consorzi di riferimento: noi per la Lombardia e gli altri due associati veneti e trentini». Viaggiando peraltro a scartamento ridotto nonostante nella top 50 nazionale dei Comuni più visitati, ne troviamo 7 gardesani: Sirmione, Limone, Lazise, Peschiera, Riva, Malcesine e Bardolino.

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