Il virus? La materna si protegge coi colori

di Massimiliano Magli
La nuova colorata recinzione indirettamente anti virus della materna di Castelcovati
La nuova colorata recinzione indirettamente anti virus della materna di Castelcovati
La nuova colorata recinzione indirettamente anti virus della materna di Castelcovati
La nuova colorata recinzione indirettamente anti virus della materna di Castelcovati

È stata pensata e realizzata a Castelcovati quella che forse è la prima barriera anti coronavirus progettata per proteggere dei bambini. Prima e coloratissima come si vede nell’immagine a corredo di questo servizio. Merito della scuola materna «Quinto Capitanio». La dirigenza della scuola aveva preceduto i tempi, considerando non più attuale e sicura la cinta del giardino in cui giocano i giovanissimi ospiti: a separarlo da via De Gasperi e dal marciapiede che affianca la strada c’era infatti soltanto una rete a maglie larghe. Per questo, già alla fine dello scorso anno era stato deciso un intervento di sostituzione radicale di tutta la barriera. Poi è arrivata la pandemia, e proprio nel cuore dell’emergenza il consiglio di amministrazione ha approfittato dell’assenza dei bambini per mettere mano alla nuova e suggestiva recinzione. Che è rappresentata da una serie di pannelli in metallo, colorati e incisi con decori dal sapore infantile, posati su tutto il perimetro, sigillando di fatto il giardino da qualsiasi contatto con l’esterno. «Questa soluzione - commenta il presidente della materna Francesco Sigalini - è stata provvidenziale. In questo modo abbiamo isolato i bambini da costanti contatti con l’esterno, che vedevano gli adulti, anche se in buona fede, offrire caramelle o dolciumi. A questo si aggiunga che le nuove paratie proteggono i piccoli anche dal possibile contagio attraverso starnuti o colpi di tosse delle persone che camminano sul marciapiede all’esterno. Anche per questo siamo orgogliosi di aver messo a punto questa soluzione». GLI INTERVENTI erano stati programmati dopo il danneggiamento di alberi e recinzione dell’agosto 2019, dopo il terribile nubifragio che aveva colpito la Bassa. Ma in questo caso «sono stati completamente autofinanziati - sottolinea Sigalini -, con uno stanziamento di circa 30 mila euro. Il tutto nella speranza che le famiglie apprezzino lo sforzo e che non ci sia un fuggi fuggi legato ai postumi della pandemia». Oggi in effetti dal punto di vista economico la scuola «galleggia» solo grazie ai contributi statali e comunali che hanno consentito di pagare le insegnanti e i costi essenziali. «Il nostro timore è per settembre - conclude Sigalini -: se dovesse esserci un drastico calo delle rette o fosse previsto un distanziamento importante nelle classi sarebbe dura resistere». •

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