In trappola a Calcinato da 3 settimane

di F.MAR.
Con le restrizioni ai voli internazionali ci sono persone in «trappola»
Con le restrizioni ai voli internazionali ci sono persone in «trappola»
Con le restrizioni ai voli internazionali ci sono persone in «trappola»
Con le restrizioni ai voli internazionali ci sono persone in «trappola»

Paradossale in queste ore di emergenza è la storia di Daniela Parziale, cittadina italiana residente da nove anni a Fuerteventura, bloccata da 20 giorni a Calcinato, dove si era recata per far visita a un’amica malata. «Sono arrivata in Italia il 7 marzo - racconta - partendo tranquilla in quanto a Fuerteventura il Collegio ufficiale dei biologi delle Canarie dava notizie rassicuranti sulla situazione Coronavirus, scrivendo che era una semplice influenza e che l’Italia stava attuando misure drastiche, addirittura esagerate per il suo contenimento, che si poteva viaggiare in totale tranquillità e che in nessun caso si sarebbe limitato il traffico aereo. Avendo già acquistato i biglietti da circa 4 mesi decisi quindi di partire». Ma la sera del suo arrivo fu emesso il Decreto che dichiarava zona rossa tutta la Lombardia e poi tutta l’Italia. «Mi sono trovata quindi bloccata senza voli di rientro - dichiara - anche perché la Spagna pochi giorni dopo ha preso la decisione di bloccare i voli provenienti dall’Italia». «Ho provveduto per ben tre volte ad acquistare altri biglietti di voli - precisa la signora Daniela - ma questi venivano di volta in volta sempre cancellati. Ho iniziato a tentare di contattare la Farnesina, senza riuscirci. I consolati e le ambasciate, sia italiane che spagnole, non mi davano aiuto per il mio rimpatrio. Quella italiana diceva che non poteva intervenire in quanto era responsabile di far rientrare i cittadini italiani dall’estero; quella spagnola, oltre ad aver chiuso per ben due volte la comunicazione mentre stavo chiedendo aiuto, mi rispondeva che avrebbero aiutato solo i cittadini spagnoli. L’unico consiglio che ho ricevuto da loro è stato di noleggiare un’auto per raggiungere Barcellona da Brescia. Peccato che il costo superi i 1200 euro, che io non possiedo in quanto ho dato fondo ai miei risparmi per pagare i biglietti dei voli cancellati e per il mio mantenimento in queste settimane». Il guaio è che le istituzioni non hanno tempo, a quanto pare, di occuparsi del suo caso: «Ho scritto moltissime mail ai vari organi competenti e anche a rappresentanti del governo, senza ottenere risposta. Mi sento cittadina senza patria, la figlia di nessuno, peggio di un pacco postale indesiderato». Due i numeri a cui è possibile t contattarla: quello spagnolo è lo 0034635855897, quello italiano è invece 3930702614. •

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