Incendiato il minimarket gestito da un immigrato

Un episodio dai risvolti inquietanti su cui si allunga l’ombra di un raid incendiario a sfondo xenofobo. L’unica certezza al momento è che l’altra notte è stato dato alle fiamme un minimarket gestito da un commerciante straniero. Il rogo ha provocato 2.500 euro di danni. Stando ai primi accertamenti l’incendio avrebbe aggredito il tendone del punto vendita prima di danneggiare la vetrina del negozio. Nessun dubbio sull’origine dolosa del rogo. Le fiamme sono state appiccate versando del liquido infiammabile all’ingresso. «Verso l'una di notte alcuni vicini mi hanno avvisato che fuori dal mio negozio c'erano le fiamme - ha raccontato il titolare del negozio ai Vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme -. Qualcuno ha dato fuoco con del diluente nella zona esterna, vicino al motore dell'aria condizionata, dove accatasto i bidoni dell'immondizia e le cassette della frutta, sia di plastica che di legno». Le fiamme che sono divampate hanno bruciato anche il tendone, ed è scoppiata la vetrina». QUANDO È ARRIVATO sul posto il titolare del negozio ha cercato di spegnere il fuoco con alcuni secchi d'acqua, ma in pochi minuti sono giunti i Vigili del fuoco. Il commerciante ha spiegato agli inquirenti di non aver mai ricevuto minacce e che dubita di un gesto a sfondo razzista considerato che la maggioranza dei clienti sono famiglie del quartiere. Il punto vendita è aperto da quasi dieci anni e non ha mai avuto problemi di nessun genere,