L’assistente ora chiede la revoca dei domiciliari

Il palagiustizia di Brescia
Il palagiustizia di Brescia
Il palagiustizia di Brescia
Il palagiustizia di Brescia

La revoca degli arresti domiciliari. Questa la richiesta al tribunale del riesame di Brescia da parte dell’avvocato Marco Soldi per l’assistente scolastica arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di maltrattamenti pluriaggravati e lesioni aggravate nei confronti della bambina di sei anni che seguiva. L’assistente era stata inizialmente sottoposta alla misura cautelare degli arresti in carcere. Poi dopo l’interrogatorio di convalida nei suoiconfronti sono stati disposti i domiciliari. Interrogata, si è limitata a rilasciare dichiarazioni spontanee in cui ha spiegato: «Sono sotto choc per queste accuse e per le immagini dei video dei maltrattamenti. Non avrei mai potuto fare male alla bambina perché le voglio bene. Sono estranea a queste accuse». E nel corso dell’udienza al tribunale del Riesame l’avvocato Marco Soldi, a quanto si è appreso, ha evidenziato quelli, che sulla base della ricostruzione difensiva sono gli elementi che vanno a minare la gravità indiziaria. Si tratterebbe di elementi tecnici e giuridici. Il legale avrebbe anche portato all’attenzione del tribunale quelle che ritiene essere incongruenze nella ricostruzione accusatoria. Nelle indagini che hanno portato all’arresto in flagranza, si è rivelato di particolare rilevanza accusatoria il materiale raccolto ricorrendo all’utilizzo delle telecamere nella scuola. •. M.P.

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