A ORZINUOVI

Ex materna trasforma la sua vocazione sociale: da asilo a Rsa per malati di Alzheimer

di Riccardo Caffi
Il fabbricato della scuola gestita dalle suore diventerà una struttura di assistenza per anziani colpiti da demenza
Il fabbricato della scuola gestita dalle suore diventerà una struttura di assistenza per anziani colpiti da demenza
Il fabbricato della scuola gestita dalle suore diventerà una struttura di assistenza per anziani colpiti da demenza
Il fabbricato della scuola gestita dalle suore diventerà una struttura di assistenza per anziani colpiti da demenza

Nuova destinazione «assistenziale» per il l’ex palazzo in cui le madri canossiane di Orzinuovi gestivano la scuola materna. Dopo che le religiose, sei anni fa, hanno lasciato la parrocchia nella quale avevano prestato servizio per quasi 140 anni, l’immobile in centro al paese è stato acquistato per la somma di 900.250 euro dalle Fondazioni Riunite Onlus della Bassa bresciana occidentale, che riuniscono le Case di riposo di Orzinuovi, Orzivecchi, Barbariga. A gennaio le fondazioni hanno concluso l’iter per l’intestazione del bene e subito hanno dato forma all’idea di riutilizzo dell’immobile. Il progetto, messo a punto da Flavio Bistrattin, prevede la realizzazione di 40 posti in Rsa per malati di Alzheimer e di 20 posti in comunità alloggio per anziani autosufficienti. La struttura socio-assistenziale e la comunità risponderanno alle esigenze di Orzinuovi e dei Comuni del distretto, ma potranno anche accogliere ospiti delle province vicine. Giunte a Orzinuovi nel 1878, le suore dell’ordine religioso che era stato fondato a Verona da madre Maddalena di Canossa, dopo una breve sistemazione in una casa divenuta ben presto inadeguata per la loro intensa e fruttuosa attività, furono accolte nel grande edificio, probabilmente un antico convento di frati, fatto ristrutturare da Giuseppe Pastori in via Arnaldo da Brescia. L’attuale progetto prevede che la parte storica dell’immobile, a occidente, venga riadattata per accogliere la comunità alloggio ed i poliambulatori che si affacciano sul giardino nel quale rimane il maestoso cedro del Libano piantato dal benefattore. L’area verde è attualmente cinta da un vecchio muro di mattoni, ma progettista e Consiglio di amministrazione delle Fondazioni la immaginano aperta al pubblico. La parte di recente costruzione, verso il lato est del complesso, verrebbe demolita per consentire la realizzazione ex novo della Rsa per anziani affetti da demenza di Alzheimer. Edificata mediante l’impiego di materiali prefabbricati in legno, a risparmio energetico, ed eretta sue piani, la Rsa avrebbe pianta quadrata e dividerebbe in due l’attuale grande cortile, lasciando comunque abbondanza di spazi di verde e di luce per gli ospiti di entrambe le strutture. L’intervento sulla parte di pregio dell’ex convento è soggetta al nulla osta della Soprintendenza ai Beni architettonici, mentre per l’avvio della costruzione dell’ala Alzheimer nel cortile dell’ex asilo bisognerà attendere l’esito dello scavo archeologico, che potrebbe rivelare le fondamenta di vecchie costruzioni e pertanto ritardare i lavori. La realizzazione dei due corpi della residenza polifunzionale comporterà una spesa che si aggira sui cinque milioni di euro. Il progetto è stato presentato nell’ultima seduta del consiglio comunale di Orzinuovi. «Si tratta di un messaggio di fiducia in un periodo estremamente difficile per la comunità, che può incontrare il favore della popolazione», è il giudizio del sindaco Giampietro Maffoni. «La comunità alloggio risponde alle esigenze – ha detto l’ex sindaco Andrea Ratti -, peccato che i malati di Alzheimer non possano godere dell’ambiente circostante».•.

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