L’intesa a tre «sblocca» il nuovo asilo nido

di Milena Moneta
Un nuovo asilo nido a misura di bimbo grazie a un’intesa a tre
Un nuovo asilo nido a misura di bimbo grazie a un’intesa a tre
Un nuovo asilo nido a misura di bimbo grazie a un’intesa a tre
Un nuovo asilo nido a misura di bimbo grazie a un’intesa a tre

Un nuovo asilo nido a disposizione dei bambini di Leno e delle loro famiglie. È il risultato di un accordo tra l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Cristina Tedaldi, Cobo Group e Cassa Padana. Sarà infatti ricavato nell’edificio di via XXV Aprile un tempo sede dell’istituto di credito, che ha trasferito gli uffici in piazza Dominato Leonense (sede che affianca quella di rappresentanza a Villa Seccamani). LA STRUTTURA è stata concessa in comodato gratuito al Comune per i prossimi vent’anni. Tutto il primo piano, 600 metri quadrati, sarà a disposizione dei bambini. Il progetto, che assieme alla direzione dei lavori sarà a carico di Cobo Group (tramite un contratto di sponsorizzazione da circa 60mila euro), prevede ampi saloni e arredo adeguato a esigenze e bisogni dei bimbi iscritti. Saranno 60 i posti disponibili, divisi tra l’area destinata ai più piccoli - a partire dai sei-nove mesi fino all’anno e mezzo - e quella per i bambini fino a tre anni. Finora il nido aveva a disposizione solo 40 posti e occupava uno spazio di 200 metri quadrati, sottratti alla scuola materna, ai quali si accedeva da via Subiaco. «Ogni anno però le richieste superavano la disponibilità con liste d’attesa che non riuscivamo a soddisfare - spiega il sindaco Tedaldi - Era spiacevole dover escludere dei bambini e non fornire un servizio a tutte le famiglie che ne avevano bisogno». Così si è cercata una soluzione, trovata «grazie a una sinergia tra l’amministrazione e le realtà finanziarie e produttive del territorio». Lo spazio esterno, ora in cemento e in passato utilizzato come parcheggio anche dai dipendenti della banca, verrà trasformato in un giardino per le attività all’aperto. Il piano superiore della struttura sarà invece destinato a servizi per gli adolescenti problematici, per curare la ludopatia e altre fragilità, per sostenere le famiglie in difficoltà nella gestione dei minori. «Inoltre, restituiremo lo spazio che un tempo, per far posto al nido, avevamo tolto alla scuola dell’infanzia, che così avrà a disposizione più metri per le proprie attività. Ringrazio le realtà che si sono mostrate sensibili e ci hanno aiutato a risolvere un problema sociale, fornendo un servizio che non solo aiuta i genitori che lavorano e non hanno appoggi familiari per accudire i figli piccoli, ma ha soprattutto una forte valenza educativa», conclude il sindaco. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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