L’ospedale non lascia ma «raddoppia»

di Valerio Morabito
L’ospedale di Manerbio: sulle strutture interventi molto consistentiIl direttore Carmelo  ScarcellaUna simulazione grafica del futuro ospedale «sopralzato»
L’ospedale di Manerbio: sulle strutture interventi molto consistentiIl direttore Carmelo ScarcellaUna simulazione grafica del futuro ospedale «sopralzato»
L’ospedale di Manerbio: sulle strutture interventi molto consistentiIl direttore Carmelo  ScarcellaUna simulazione grafica del futuro ospedale «sopralzato»
L’ospedale di Manerbio: sulle strutture interventi molto consistentiIl direttore Carmelo ScarcellaUna simulazione grafica del futuro ospedale «sopralzato»

Il presidio ospedaliero di Manerbio si rafforzerà nella struttura e nei numeri. Dopo i mesi più complicati per gestire il Covid-19 (oggi in ospedale ci sono 2 positivi e nessun paziente in terapia intensiva), la dirigenza sanitaria dell’Asst del Garda ha rilanciato sia i lavori per creare nuove strutture al servizio dei pazienti sia le nomine dei nuovi direttori della Medicina interna, ovvero la dottoressa Anna Bussi, e di Ortopedia traumatologia e il professore Guido Zarattini. AL CENTRO della conferenza stampa che si è tenuta proprio ieri pomeriggio all’ospedale di Manerbio, il direttore generale dell’Asst Garda, Carmelo Scarcella si è soffermato sui lavori per il sopralzo del corpo di fabbrica dell’ospedale, per adeguare Cardiologia, Unità coronarica e Patologia neonatale. «Grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia da 4 milioni 600 mila euro – ha messo in evidenza Scarcella – proseguono i lavori nel cantiere per ultimare le operazioni che vedranno la luce intorno all’estate del 2021». In sostanza il cantiere era stato aperto a giugno 2019, ma a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19 i lavori sono ripresi soltanto a maggio 2020. Sta di fatto che nel progetto dell’opera è previsto il rialzo di due piani, perpendicolare all’ala ovest, dove verranno collocate unità operative complementari. Così al primo piano verranno sistemate l’Unità terapia intensiva coronarica e la sala di Elettrofisiologia in diretto collegamento con il reparto di Cardiologia; al secondo piano verranno disposte la Patologia Neonatale e le degenze pediatriche di età inferiore all’anno attualmente ubicate nel vecchio ospedale. «Lo stato di avanzamento dei lavori – ha aggiunto Carmelo Scarcella – è del 45%. Al momento sono state completate le opere strutturali, installati i serramenti esterni ed è in fase di realizzazione la varia impiantistica elettrica-idrico-sanitaria». Nel frattempo, già lo scorso giugno, sono stati consegnati i locali del terzo piano (area ex medicina Covid-19) ristrutturati per ospitare il reparto di Pediatria dove sono già ultimate le demolizioni. A DICEMBRE 2020 è previsto l’avvio dei lavori per il mega polo oncologico che sorgerà nell’area frontale dell’ospedale di Manerbio. La struttura, che sarà realizzata grazie alla Fondazione Renato e Damiana Abrami onlus di Verolanuova, finanzierà tutte le fasi - dalla progettazione alla costruzione per una spesa di 6,6 milioni di euro. Anche in questo caso i lavori sarebbero dovuti iniziare a giugno, ma a causa della pandemia tutto è slittato a fine anno. Di fronte il presidio ospedaliero di Manerbio, dunque nella zona dell’area parcheggio, sorgerà il polo oncologico. I lavori avranno la durata di 20 mesi, la struttura avrà una superficie di 2.550 metri quadrati e si svilupperà su tre piani. Infine, a partire dalla metà del 2021, verrà trasferito il reparto di Psichiatria da Leno ai locali di Manerbio dove adesso si trova Pediatria, grazie a un finanziamento da 1,5 milioni di euro da parte di Regione Lombardia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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