L’ultimo «scatto» di Vincenzo Villani fotografo generoso

di F.MAR.
Vincenzo Villani
Vincenzo Villani
Vincenzo Villani
Vincenzo Villani

Addio ad un altro pezzo di storia calcinatese. Alla Casa di riposo è spirato ieri mattina a 88 anni il primo, grande fotografo del paese, Vincenzo Villani. Originario di Foggia, si era formato in un laboratorio a Brescia dove conobbe l’amata Lisa, anch’ella apprendista, che sarebbe presto diventata sua moglie. Nel 1960 ottenne la licenza di fotografo e aprì lo Studio Ariston in via Matteotti. Per oltre mezzo secolo a Calcinato non c’è stato evento o momento pubblico senza la presenza di Villani a immortalarlo con il suo talento e la sua inseparabile macchina fotografica. Ma Vincenzo era molto attivo anche nelle diverse realtà del volontariato. Avisino, fondatore del Centro operativo di soccorso pubblico ne fu pure vicepresidente. L’ultima esperienza al servizio del prossimo quella nell’associazione Il Salvagente. La salma si trova alla casa funeraria di via Quintino Sella 11, vegliata dai figli Maria Grazia, Sabrina e Giuseppe con i loro familiari. La benedizione della salma si terrà in forma strettamente privata domani, lunedì, alle ore 11 al cimitero di Calcinato, dove verrà poi sepolta. Frattanto resta grave la situazione anche alla Casa di Riposo di via Salvo D’Acquisto 5, dove ogni giorno prosegue la resistenza del personale e degli operatori, che sono rimasti coraggiosamente al lavoro in condizioni davvero difficili anche per i più preparati. Ma Silvana Damioli, presidente della Fondazione che gestisce la struttura rivolge «un appello ai familiari affinché restino tranquilli e si fidino del lavoro che stiamo facendo: assicuriamo a tutti, anche in questa difficilissima situazione sanitaria, servizi d’eccellenza, erogati nel pieno rispetto del protocollo adottato per fronteggiare questa emergenza epidemiologica». •

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