La Bcc del Garda va al rilancio. «Noi con la ripresa sostenibile»

di Manuel Venturi
Montichiari  La sede della Bcc del Garda che ieri ha gestito in remoto l’assemblea dei soci Il presidente   Franco Tamburini
Montichiari La sede della Bcc del Garda che ieri ha gestito in remoto l’assemblea dei soci Il presidente Franco Tamburini
Montichiari  La sede della Bcc del Garda che ieri ha gestito in remoto l’assemblea dei soci Il presidente   Franco Tamburini
Montichiari La sede della Bcc del Garda che ieri ha gestito in remoto l’assemblea dei soci Il presidente Franco Tamburini

Un po’ di comprensibile orgoglio, nessun problema di percorso e la determinazione a rilanciare. Si è visto questo, ieri, in occasione del via libera ai conti del 2020 e al nuovo consiglio di amministrazione di un istituto di credito che prosegue sulla linea della continuità. Parliamo dell’assemblea dei soci della Banca di credito cooperativo del Garda (Gruppo Iccrea), riunitasi ieri secondo le modalità previste dalle norme anti contagio (i soci erano rappresentati dal portavoce designato, mentre i lavori sono stati trasmessi in diretta streaming attraverso la propria area riservata sul sito della banca, con accesso al canale YouTube BCCGarda Channel). Sul tavolo l’approvazione dei risultati dell’esercizio 2020: 306 dei 308 soci presenti (per delega) hanno dato voto favorevole, e ci sono stati un astenuto e un non votante. È stata anche votata la lista di candidati proposti dal Cda uscente per il rinnovo delle cariche sociali: gli amministratori che resteranno in carica fino al 2023 sono il presidente uscente Franco Tamburini, il vicepresidente vicario Marco Morelli, Nicola Piccinelli (che è anche presidente di Garda vita dal 2018), Alberto Allegri, Ezio Amadori, Umberto Antonioli, Alessandro Azzi (alla guida della banca dal 1985 al 2019), Marzia Maestri, Graziano Pedercini, Graziella Plebani e Fabrizio Scalmana. Nella prima riunione del Cda, l’organo ha riconfermato Tamburini e Morelli nei loro rispettivi ruoli. Il direttore resta Massimiliano Bolis. Durante i lavori, il management ha non solo confermato il proprio impegno per il territorio e le comunità locali, ma ha anche sottolineato la volontà di intraprendere un percorso sempre più focalizzato sul digitale per creare la banca del futuro. La Bcc del Garda, che conta 29 filiali, 8.931 soci e circa 40 mila clienti al 31 dicembre 2020, ha registrato un utile pari a 785 mila euro (in calo del 50% rispetto al risultato 2019, di 1,6 milioni), ma c’è un miglioramento dei coefficienti patrimoniali: il Cet1 passa dal 13,28% al 14,89%, il Tcr dal 14,98% al 17,16% e il Texas Ratio dal 68,5% al 54,4%. A fine 2020, l’istituto la cui sede centrale si trova a Montichiari ha raggiunto una raccolta globale di 2.491,9 milioni di euro (+4,3%). La raccolta diretta da clientela si è attestata a 1.270,8 milioni di euro, in aumento dell’8,9%. La raccolta diretta da banche, pari a 317,1 milioni di euro, è aumentata del 23%. Proseguendo con i dati economici, positivi nonostante l’annata disastrosa sotto il profilo economico per moltissime realtà, la raccolta indiretta è pari a 904 milioni di euro, di cui la gestita ammonta a 374,2 milioni di euro. I crediti totali in essere a fine anno sono pari a 850,2 milioni di euro (-1,2%): la loro diminuzione deriva principalmente dalla riduzione del credito deteriorato, che passa da 68,5 milioni di euro a 52,4 milioni (-23,6%). Il «credito buono» continua invece la sua crescita, passando da 729,6 a 742,9 milioni (+1,8%), e rappresenta il 93,4% di quello complessivo. Sullo sfondo la lunga parentesi aperta e non ancora chiusa dalla pandemia e delle sue pesanti ricadute economiche. Uno scenario complesso in cui questa Bcc non si è tirata indietro continuando a sostenere il territorio. Lo scorso anno, infatti, la banca ha accolto 1.739 richieste di moratoria di prestiti avanzate dai soci e clienti per 230,5 milioni di euro complessivi. Non solo: sono anche stati concessi nuovi finanziamenti ai sensi del Decreto Liquidità, a sostegno della clientela, per un ammontare di 30,4 milioni, e tra questi una parte preponderante interessa i famosi (nuovi) finanziamenti con importo massimo di 25 mila euro garantiti dal Fondo centrale di Garanzia. Passando a un altro genere di finanziamenti, i mutui erogati nel 2020 sono stati pari a 120,5 milioni, in forte aumento rispetto alla precedente gestione (si tratta di un +50,4%), e a beneficiarne sono state soprattutto le famiglie e le piccole e medie imprese. Se si prendono in esame, oltre alle erogazioni, anche gli affidamenti accordati al netto delle riduzioni, l’ammontare dei prestiti messi a disposizione alla clientela nel corso del 2020 assomma a una somma davvero importante: 343,0 milioni (corrispondenti a un +95,9%). «Questi risultati, raggiunti nell’arco di un anno che ci ha visti fronteggiare l’emergenza più dura degli ultimi cinquant’anni, mi rendono particolarmente orgoglioso di tutti i dipendenti: solo grazie all’impegno profuso quotidianamente da tutti loro abbiamo avuto l’occasione di poter svolgere in modo solido la nostra funzione di supporto per il territorio e per le comunità locali - conferma il presidente Tamburini -. Ma vogliamo guardare al futuro; a un futuro che possa vedere il nostro territorio protagonista di una rinascita fondata su una ripresa sostenibile. Noi naturalmente ci saremo, in modo sempre più convinto e con azioni concrete che possano porci al fianco di famiglie e imprenditori».•.

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