La geopolitica ai tempi della guerra in Ucraina

«Fabula mundi», il corso di geopolitica 2022, organizzato dalle Acli provinciali e dall’Istituto Pace Sviluppo Innovazion approda a Leno dove il primo incontro si terrà nell’«aula verde» dell'oratorio San Luigi Gonzaga, in via Re Desiderio al numero 35. A tenere a battesimo il ciclo tornato in presenza sarà stasera alle 20,30 una riflessione «Dove va l’Europa? Gli stati membri e la sfida di una politica estera comune» con Carlo Muzzi, giornalista esperto di Geopolitica. Il 22 marzo alla stessa ora interverrà un altro esperto di geopolitica, Claudio Gandolfo, per trattare«Il Mediterraneo torna al centro del mondo. E l’Italia che fa?». Il 29 marzo sarà la volta di Michele Brunelli, docente della Cattolica di Brescia, che illustrerà «Afghanistan, tra guerra, invasioni, fallimenti. Conoscere il passato per comprendere il futuro». Il percorso ha l’obiettivo di comprendere le dinamiche internazionali e gli interessi che muovono la politica sulla scena internazionale. In questo ambito, tre sono i temi centrali dell’inizio del 2022: lo scontro tra Stati Uniti e Cina per la supremazia mondiale, la nuova centralità dell’Europa (come oggetto più che come soggetto, messa in risalto dalla pericolosa tensione tra Stati Uniti e Russia e che si sta ripercuotendo in Ucraina e nell’Europa orientale, con una guerra in corso; terzo, ma non per importanza, i mutamenti climatici, che, per ora, stanno devastando soprattutto l’Africa. A corollario di questa esplorazione ci sarà la nuova centralità del Mediterraneo, snodo strategico di collegamento tra Atlantico e Indo-Pacifico e terminale delle nuove Vie della Seta. Una realtà che vede l’Italia a un bivio sull’acquisizione di responsabilità inedite. Infine, anche con la guerra in corso, resta attuale il dramma afghano con l’urgenza di interventi umanitari e con la domanda 'geopolitica' ineludibile: che conseguenze può avere il fallimento dell’intervento occidentale? Perché non è possibile esportare la democrazia?».•. M.Mon.

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