«La legge è stata modificata per questo non si proceda»

di Paolo Cittadini
L’udienza preliminare si è celebrata lo scorso 11 novembre
L’udienza preliminare si è celebrata lo scorso 11 novembre
L’udienza preliminare si è celebrata lo scorso 11 novembre
L’udienza preliminare si è celebrata lo scorso 11 novembre

«Quanto al reato di abuso d’ufficio, assume valore dirimente la sostanziale modifica della norma incriminatrice apportata dal cosiddetto decreto semplificazioni dello scorso 16 luglio». Per il gup Elena Stefana, che per loro ha disposto il non luogo a procedere, è questa la motivazione che ha fatto decadere l’accusa di abuso d’ufficio nei confronti del sindaco di Bagnolo Mella, Cristina Almici, e di Basma Bouzid, già comandante dei vigili di Gargnano, finite al centro dell’inchiesta della procura di Brescia sul concorso per il posto di comandante della polizia Locale di Bagnolo Mella. Con loro e per lo stesso reato erano finiti davanti al giudice anche il segretario comunale di Bagnolo, Giampaolo Brozzo, e due componenti della commissione esaminatrice, Massimo Cozzo e Fabio Ferrari, che aveva corretto gli elaborati della prova di esame al termine della quale Basma Bouzid aveva ottenuto l’incarico. La modifica della legge, scattata mesi dopo l’avvio dell’inchiesta della procura, ha quindi «salvato» il sindaco Almici e le altre quattro persone coinvolte. Basma Bouzid, per cui nel corso delle indagini era stata disposta anche la misura cautelare dell’esercizio del pubblico servizio presso il Comune di Bagnolo (provvedimento decaduto con la sentenza emessa lo scorso novembre dal gup Elena Stefana) era accusata anche di falsa attestazione perché presentando la domanda di partecipazione al concorso avrebbe dichiarato di essere ufficiale di polizia giudiziaria. Per questo reato il gup l’aveva assolta. «Al momento della presentazione della domanda - scrive il gup nelle motivazioni - rivestiva la carica di comandante reggente della polizia Locale di Gargnano, sicché essa a buon diritto rivendicava per iscritto che la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria le fosse attribuita». Per la vicenda del concorso l’intera commissione esaminatrice è stata rinviata a giudizio con l’accusa di falsità ideologica. •

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