La Regione non ferma il bosco della discordia

Ferdinando Alberti
Ferdinando Alberti
Ferdinando Alberti
Ferdinando Alberti

Lanciato dagli Amici del Laghetto, il grido «Salviamo il Bosco» di Scarpizzolo ha raggiunto l'aula del Consiglio Regionale della Lombardia, a Milano. A rilanciare l'appello il consigliere M5S Ferdinando Alberti, firmatario della mozione urgente che chiedeva «la sospensione del finanziamento di oltre 350.000 euro a favore del Comune di San Paolo per distruggere un bosco vivo e vegeto per ricrearne un altro». La mozione è stata respinta per soli 2 voti (36 contro e 34 a favore). La vicenda, come annunciato dagli Amici del Laghetto, è ora sul tavolo del giudice del Tar. Nel Parco del Laghetto, lo ricordiamo, il Comune di San Paolo ha individuato un'area di circa 4 ettari in cui realizzare un «nuovo bosco», grazie alla partecipazione al bando 2021 «Infrastrutture verdi a rilevanza ecologica e incremento della naturalità», che ha ottenuto il finanziamento, e quindi l'ok, di Regione Lombardia. Per gli Amici è una decisione assurda, che va ad insistere su un'area sulla quale essi hanno messo a dimora negli ultimi anni centinaia di alberi di specie autoctone, peraltro forniti dalla stessa Regione. Per il Comune è invece un progetto migliorativo, grazie anche all'apporto dei tecnici della Regione che avrebbero indicato quali piante togliere e quali lasciare. «Purtroppo la maggioranza del Consiglio regionale non ha compreso la delicatezza della situazione, dimostrando ancora una volta di votare per partito preso - commenta Alberti -. A questo punto la battaglia si sposta nelle aule giudiziarie. Ho tutte le ragioni per sostenere che Regione abbia preso una cantonata - continua il consigliere 5Stelle -, perché il sopralluogo, effettuato prima dell'approvazione della graduatoria del bando, non sarebbe stato fatto in presenza, ma da remoto».•. R.C.

Suggerimenti