La Tav nel «cuore»
di Calcinato e
il cavalcavia prepara l’addio

di Flavio Marcolini
Il cantiere della bretella che si stacca dal cavalcaviaLa viabilità modificata dal cantiere dell’alta velocitàSi lavora incessantemente nei cantieri per la linea del supertreno
Il cantiere della bretella che si stacca dal cavalcaviaLa viabilità modificata dal cantiere dell’alta velocitàSi lavora incessantemente nei cantieri per la linea del supertreno
Il cantiere della bretella che si stacca dal cavalcaviaLa viabilità modificata dal cantiere dell’alta velocitàSi lavora incessantemente nei cantieri per la linea del supertreno
Il cantiere della bretella che si stacca dal cavalcaviaLa viabilità modificata dal cantiere dell’alta velocitàSi lavora incessantemente nei cantieri per la linea del supertreno

I lavori della Tav sfiorano «il cuore» di Calcinato e ora mettono mano alla realizzazione della bretella che si innesterà sulla rampa che porta al cavalcavia di via Stazione, la strada che collega il capoluogo alla frazione Ponte San Marco verso Brescia. Per un periodo piuttosto lungo, non meno di un anno, il traffico da e per Calcinato verrà deviato su una bretella che corre lungo viale Stazione. Una soluzione che scongiura intenzioni inizialmente più preoccupanti per il territorio, che rischiavano di dividere a lungo la comunità di Ponte San Marco da Calcinato, con tutti i disagi immaginabili. Lunedì è prevista la chiusura al traffico del cavalcavia dalle 9.30 alle 18 per consentire le ultime opere sulla bretella e l’allacciamento all’attuale strada. A seguire l’intervento è il vicesindaco e assessore all’urbanistica Mirco Cinquetti, il quale spiega che i cittadini utilizzare nei prossimi mesi una strada parallela poco più a ovest dell’attuale, via Berlinguer. SULLO SFONDO però resta il timore per la costruzione del nuovo cavalcavia «sull’autostrada A4 che verrà eretto più a est, rispetto a quello esistente, mentre saranno realizzate sullo stesso sedime le due rampe di accesso. All’inizio - spiega l’assessore - il progetto prevedeva la chiusura completa della via per almeno un anno e il transito degli automezzi necessari per la sua realizzazione (quasi 40 bilici giornalieri) nel centro del paese. L’Amministrazione ha intuito subito che ciò avrebbe causato troppi problemi alla popolazione e ha cercato con Cepav Due, il general contractor dell’opera, una soluzione alternativa; impensabile che la popolazione di Ponte San Marco, per andare a Calcinato a scuola, al lavoro o anche solo per accedere al Comune, dovesse ogni volta passare dalle vie Rovadino o Cavour e che così tanti bilici passassero dal centro mettendo a rischio la viabilità. Si è quindi deciso di spezzare il cantiere e realizzarlo con modalità e tempi diversi, che consentissero di mantenere fino all’ultimo il vecchio ponte». Che verrà in sostanza demolito quando sarà pronto il nuovo. Resta da capire come si inserirà nella rete viaria del paese. Con questo intervento i lavori per il Tav a Calcinato entrano nel vivo. «Se si scorre il progetto da ovest a est - commenta il vicesindaco - non si possono non notare le molteplici opere che verranno erette, cavalcavia, strade, sottopassi, rotatorie, gallerie naturali, tutte volte a consentire il passaggio della nuova linea ferroviaria». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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