La Vulcania dimenticata ora alza la voce

di Valerio Morabito
La sistemazione delle strade è uno dei nodi della VulcaniaUn camion abbondanato: un segnale dell’incuria della zona
La sistemazione delle strade è uno dei nodi della VulcaniaUn camion abbondanato: un segnale dell’incuria della zona
La sistemazione delle strade è uno dei nodi della VulcaniaUn camion abbondanato: un segnale dell’incuria della zona
La sistemazione delle strade è uno dei nodi della VulcaniaUn camion abbondanato: un segnale dell’incuria della zona

Con i suoi oltre 600 addetti è uno dei poli strategici del tessuto economico di Montichiari. Eppure gli imprenditori, che hanno investito con successo nella zona industriale Vulcania incastonata nella Fascia d'Oro, a ridosso del confine con Castenedolo, da 18 anni devono pagare dazio ai disagi di una congenita carenza di servizi. LE OPERE di urbanizzazione non sono mai state completate. I lavori sono rimasti a metà del guado, soffocati da estenuanti iter burocratici e dal fallimento dell'impresa incaricata degli interventi. Gli imprenditori hanno recentemente fatto il punto della situazione in una riunione. «Siamo ancora in attesa della sistemazione delle strade e della rimodulazione della segnaletica, una necessità strategica e impellente per un polo caratterizzato da un imponente movimentazione di merci - spiegano gli imprenditori -. Le reti della fognatura sono state ripristinate ma il sistema idrico e l'illuminazione sono ancora inadeguati alle dimensioni del polo produttivo». Qualcosa sembrava dovesse sbloccarsi un anno e mezzo fa quando il Comune di Montichiari è riuscito a riscuotere dall’assicurazione la somma necessaria per sostituirsi ai lottizzanti ed eseguire le opere mancanti per un importo di 900 mila euro. Gli imprenditori speravano che le risorse fossero investite sulle urgenze, «ma a 18 mesi di distanza è stato fatto poco o nulla. Anzi, oltre al danno di non poter usufruire di una rete tecnologica, siamo stati costretti a versare all’assicurazione 540 mila euro. Una cifra pagata nel dicembre 2018 e così oltre agli oneri di urbanizzazione versati nel 2001, abbiamo dovuto scucire altri soldi». L'ILLUMINAZIONE carente tra l'altro espone la zona industriale al rischio degrado. Approfittando del buio nell'area viene scaricato ogni genere di rifiuti. «Ci sentiamo abbandonati», sostengono gli imprenditori della Vulcania che hanno lanciato un appello alle istituzioni. Che non sembra essere caduto nel vuoto. «In questi mesi abbiamo compiuto una serie di sopralluoghi per renderci conto della situazione - afferma il sindaco Marco Togni - e abbiamo effettuato delle opere tampone come spostare dei pali della luce che erano stati abbattuti. L’obiettivo è realizzare i lavori di urbanizzazione entro l’anno prossimo». Vent'anni dopo la insomma la nascita del polo produttivo. L'Amministrazione civica ha anche rafforzato i controlli per scoraggiare i furbetti dell'immondizia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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