Ladro d’auto
«stakanovista»:
ben 14 furti in appena 2 mesi

di Valerio Morabito
Uno dei due capannoni trasformati nel magazzino delle auto rubate e poi smontate pezzo per pezzo
Uno dei due capannoni trasformati nel magazzino delle auto rubate e poi smontate pezzo per pezzo
Uno dei due capannoni trasformati nel magazzino delle auto rubate e poi smontate pezzo per pezzo
Uno dei due capannoni trasformati nel magazzino delle auto rubate e poi smontate pezzo per pezzo

È finita con l’apertura del portone del carcere la «carriera» di un consumato ladro di auto di 59enne che ha messo a segno ben 14 furti in appena due mesi nella Bassa, da Capriano a Castel Mella. Un ladro peraltro accusato anche del furto di mezzi di trasporto nascosti in due capannoni tra Pontevico e Robecco d’Oglio per un valore di 800 mila euro. LO HANNO PRESO con le mani nel sacco, incastrato dalla tenacia investigativa dei carabinieri della Compagnia di Verolanuova, guidata dal maggiore Tedros Christian Comitti Berè, che al termine delle indagini hanno stretto il cerchio attorno a un 59enne di Foggia, residente a Paderno Dugnano (Milano). Il malvivente, personaggio già conosciuto dalle forze dell’ordine per diversi furti commessi nel corso degli ultimi anni è accusato di aver rubato 14 automobili in appena due mesi tra Brescia, Milano e Monza-Brianza. La coppia è stata tradita dall’ultimo colpo messo a segno a Capriano, quando il ladro si è allontanato al volante di una Golf Volkswagen. L’esame dei filmati della rete di videosorveglianza ha però consentito ai carabinieri di Verolanuova di risalire all’autore. La sua presenza sui luoghi dei furti è stata certificata incrociando le celle di ricezione del suo smartphone. A incastrare il 59enne anche le riprese ai varchi dei paesi dotati di telecamere «intelligenti». Sulla scorta dell’indagine dei carabinieri di Verolanuova, il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 59enne rintracciato nella sua abitazione di Paderno Dugnano. Manca all’appello il complice, ma la sua latitanza ha le ore contate. Il modus operandi seguito dalla coppia di malviventi per rubare le auto era ormai ben rodato. Grazie ad uno scanner a radiofrequenza veniva neutralizzato l’antifurto, poi uno dei due saliva a bordo allontanandosi scortato da un altro veicolo, pulito. La coppia ha colpito di sicuro a Castel Mella, San Zeno e Brescia, mentre altri due colpi sono stati messi a segno a Cusano Milanino (Milano) e Nova Milanese (Monza-Brianza). Nel Bresciano sono stati rubati anche un Fiat Ducato, due Dacia Duster e un Range Rover. Il 59enne, stando alle indagini dei carabinieri, è uno degli autori del mega furto di auto, scoperto a fine giugno, poi nascoste in due capannoni di Pontevico e Robecco d’Oglio dove vari ricettatori cannibalizzavano i mezzi rubati. In quella circostanza i carabinieri avevano smantellato uno dei più radicati e imponenti circuiti di ricettazione di auto rubate del Nord Italia e sequestrato due auto di lusso rubate a Flero e in città, cento motori asportati ad Audi, Volkswagen, Mercedes, Bmw e quasi mille tra cambi motori, centraline, contachilometri, frontalini, pneumatici comprensivi di cerchi, paraurti, cruscotti, sportelli, cofani, componentistica varia, targhe anteriori e posteriori. Il valore della refurtiva era stato stimato in 800 mila euro. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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