Le amministrative
a prova di
«antipolitica»

di
Le file all’ingresso di uno dei seggi allestiti a   Rovato
Le file all’ingresso di uno dei seggi allestiti a Rovato
Le file all’ingresso di uno dei seggi allestiti a   Rovato
Le file all’ingresso di uno dei seggi allestiti a Rovato

L’antipolitica non ha contagiato la provincia di Brescia, almeno quando si parla di eleggere sindaci e Consigli comunali. L’affluenza ai seggi negli otto Comuni coinvolti nella tornata elettorale conclusa ieri è stata sopra la media nazionale, in linea con quella delle precedenti elezioni amministrative. Neppure lo scoglio delle misure anti-contagio ha tenuto lontani i cittadini dalle urne. A Roncadelle si è anzi registrato l’incremento più consistente con un +12,77%. Anche a Quinzano, reduce dal commissariamento, l’aumento delle persone che si sono recate ai seggi è stato consistente, attestandosi sul +9,98%. L’assembramento di candidati sindaco, quattro uno ogni 34 aventi diritto al voto, non ha innalzato l’interesse della comunità di Magasa, dove l’astensionismo è stato del 4,7% superiore a quello della consultazione di cinque anni fa. SOSTANZIALMENTE stazionari gli altri Comuni: l’affluenza a Corte Franca è passata dal 70,54 al 71,64%, a Capriano è lievitata dal 71,52 al 71,92%, a Travagliato dal 69,76 al 70,06%. Variazioni trascurabili anche quelle con il segno meno: Lonato ha perso lo 0,54%, scendendo dal 66,77 di cinque anni al 66,23% di quest’anno. Stesso discorso per Rovato, calato dal 66,13 al 65,49%. Stamattina inizierà lo spoglio. A Rovato e Lonato, paesi sopra i 15 mila abitanti, la sfida potrebbe andare ai supplementari. L’elezione del sindaco, se nessuno supererà il 50% dei consensi al primo turno, sarà decisa al ballottaggio. Ipotesi per nulla remota a Rovato, dove erano in corsa sei candidati, ovvero il primo cittadino uscente Tiziano Belotti, Valentina Remonato, espressione dell’area civica di centrosinistra, Renato Bonassi, esponente di movimenti locali e delle frazioni, Alberto Piva, il veterano Roberto Manenti e Maurizio Festa. A Lonato gli schieramenti erano meno polverizzati. Il sindaco in carica Roberto Tardani era in corsa per il centrodestra, mentre il centrosinistra si affidava a Paola Comencini. Unica eccezione Sandro Teodori, esponente della sinistra antagonista. Il quarto candidato Davide Bollani è l’esponente di una lista civica pura. Doppio duello a Roncadelle e Travagliato, dove gli esponenti del centrodestra Elena Regosa e Renato Pasinetti affrontavano quelli di centrosinistra Roberto Groppelli e Piergiuseppe Alessi. Tre le opzioni a Quinzano e Capriano. Sulle rive dell’Oglio erano corsa Adriano Perotti, Pietro Cruber e Lorenzo Olivari. Nella capitale del Montenetto la scelta era tra Stefano Armani, Stefano Sala e Salvatore Oliva. •

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