Le pietre d’inciampo tengon viva la memoria

di M.MON.
Una delle pietre d’inciampo già posate nel Bresciano
Una delle pietre d’inciampo già posate nel Bresciano
Una delle pietre d’inciampo già posate nel Bresciano
Una delle pietre d’inciampo già posate nel Bresciano

Le pietre di inciampo per ricordare gli internati militari, che non fecero ritorno dal lager, venerdì 17 gennaio fanno il loro ingresso per la prima volta a Ghedi. Saranno posate da Gunter Demnig, il 72enne artista tedesco che ha ideato le formelle della memoria. Grazie all’Istituto comprensivo, in collaborazione con la Cooperativa democratica di cultura, si inizia alle 9 in via XXIV Maggio 18 con la messa a dimora della pietra della memoria per Domenico Contratti, si prosegue in via Verdi, 52 per Martino Pasini e sempre in via Verdi, ma al 23, per Francesco Pratini, quindi in via Dante 8/A, davanti alla Casa degli alpini per Angelo Dander e Angelo Mor, infine alle 10,55 al numero 130 di via XX settembre, vicino alla sede della Associazione Carabinieri, per Santo Borghetti. In ossequio al passo del Talmud che recita «una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome» le docenti Stefania Chiara e Chiara Gallizioli, con una solida preparazione storica, affiancate da Maria Piras, vicepresidente dell'Anei, Associazione nazionale ex internati, hanno condotto le loro classi in un lavoro durato due anni, che si è tradotto in spettacolo teatrale e ora nel volume «Una scelta di Libertà 2» della Piras. Partendo da una fonte materiale, il monumento ai Caduti della Seconda guerra mondiale, di via Curvane, su cui sono riportati i nomi degli Internati militari, le classi 2° e 3°I e 3°A, della scuola media hanno raccolto documenti storici negli archivi cittadini e in rete, ricostruito le biografie degli Imi, scritto la drammaturgia per un esito teatrale, intitolato «Echi di memoria: impronte di deportati ghedesi», andato in scena nella Giornata della Memoria 2019. La traduzione teatrale è stata coordinata dall’attrice Valentina Salerno che ha coinvolto per l’interpretazione i ragazzi del suo laboratorio, tutti ex studenti della scuola. Ora l’approdo anche nel libro della Piras, che raccoglie biografie e testimonianze di internati militari della provincia di Brescia, morti nei lager nazisti. Alla voce Ghedi ci saranno le storie di 15 internati all'indomani dell'8 settembre, arricchite da un repertorio fotografico, donato dai congiunti, ai quali lo scorso settembre il Presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia d'onore. La sezione è corredata da una riflessione delle insegnanti sul percorso metodologico e le sue ricadute e da un QR code che permetterà di vedere una sequenza dello spettacolo, mentre passi significativi saranno drammatizzati durante la presentazione del 18 gennaio. •

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